lunedì 14 settembre 2015

Macchiettistica. Così parlò l'obamiano convinto.

E niente.
A un certo punto Rampini gli ha detto una cosa intelligente.
Che cioè in un Paese in cui la criminalità la fa da padrone, all'immigrato che arriva e non trova lavoro nè assistenza non rimane che delinquere.
Matteo si è infervorato. Quant'è dolce Matteo quando si agita.
Ha detto che questa storia che tutte le regioni sono in mano alla criminalità è macchiettistica.
Lui vive in un castello con Rizzi e lo Yul Brinner della scorta che lo segue pure nella grande mela. Grazie che tutto il resto gli pare una macchietta.
Se viene al mio paese, quattromila anime o giù di lì, trova spaccio e delinquenza.
L'altra settimana un marito in fase di separazione ha spezzato le braccia alla moglie e non era la prima volta.
A Penne vicino a noi che è un pò più grande ma sempre in apparenza calmo, un drogato ha ammazzato a coltellate un maresciallo dell'aeronautica in pensione. Poi ha messo fuoco alla casa per depistare. Lo hanno preso subito ma sempre dopo. Da noi arrivano sempre dopo.
La verità è che la polizia a forza di pipponi su darkweb e  terroristi islamici, come li chiamano loro, ormai non è più capace di tenere sotto controllo il territorio.
E le campagne sul camper le fanno nei comuni grandi mica da noi.
Qua se una donna viene massacrata dal marito al massimo può andare al pronto soccorso.
Ammesso che sia ancora viva.

A un certo punto compare sullo sfondo la foto di D'Alema e la Lilly gli chiede un commento sulle dichiarazioni del venditore di vino più famoso di Puglia dopo Al Bano.
A Matteo sale la pressione a duecento e comincia a parlare del jobs act.
Di come adesso i giovani possono fare figli perchè lui ha fatto il jobs act che ha fatto crescere il numero di mutui. Magari gli mando una mail per chiedergli se mi trova marito.
Lilly continua a punzecchiarlo parlandogli di Corbyn.
Quando gli parli dei comunisti a Matteo viene il coccolone.
Dice che lui non c'ha fatto nemmeno caso a sta roba di Corbyn che sabato era impegnato con la Pennetta e la Vinci a New York. Matteo ormai è tutto preso dalle ragazze meridionali in gita a New York. A Corbyn lo considera un mentecatto e gli gufa ricordando che in America i comunisti al massimo vincono i primi sondaggi e poi scompaiono.

Finge confidenza con Leon. Dice che quando l'accordo è vicino glielo comunica via sms.
E che lui cerca sempre di far capire ad americani ed europei che il centro del conflitto è nel mediterraneo non in Siria . Cioè praticamente li ricatta come fanno i libici con noi quando chiedono lo sblocco dell'embargo delle armi. Però alla fine non se lo fila nessuno.
Si emoziona nel ricordare quando ha portato Bankimmune sulla piattaforma siciliana per fargli vedere come lavorano i nostri. Infatti quel giorno il presidente dell'istituzione più inutile del mondo aveva un'espressione che era tutto un programma. O forse era per la Mogherini.

E parla. Parla. Parla. Ma come fa a sopportarlo l'Agnese ?
A un certo punto 'nsonnita dalla pilloletta per il raffreddore sento "a Marchionne un monumento dovrebbero fare".
E là ho preso la via del letto . Altro che New York.

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