mercoledì 19 agosto 2015

Infatti

“Individuare possibili combattenti ed espellerli dal nostro Paese - sottolinea Alfano - significa lavorare per la sicurezza degli italiani con tutti i mezzi possibili. Per questo riserviamo grandissima attenzione al web, perché è diventato il veicolo più facile di reclutamento. La donna, infatti, manteneva frequenti contatti sul web con internauti del Regno Unito, a loro volta sostenitori dell' autoproclamato Stato del Califfato”.ilsole24ore

Già vedo pronto il prossimo speciale di polizia moderna a firma Di Legami.

Mia mamma ha un concetto un pò diverso di sicurezza rispetto al ministro Alfano.
Ogni volta che lo sente parlare di queste espulsioni o di qualche operazione dice se ne hanno preso uno vuol dire che ce ne sono altri venti nascosti in giro quindi non siamo per niente sicuri.
Se comunque la strategia è quella di mettere paura con lei è riuscita in pieno.

La nota del ministro contiene una leggera sfumatura di differenza rispetto a quella della Questura di Bolzano.
Non si capisce se siamo di fronte al classico profilo di disagiata (i precedenti per droga sembrerebbero confermarlo) che se la passa su internet a pontificare sulle meraviglie del califfato rispetto al mondo occidentale o era ben inserita in una rete di quelle del tipo di Hizb ut Tahrir (si parla di Inghilterra) che tra le altre cose organizzano i viaggi in Siria.
Se così fosse più che espellerla sarebbe stato meglio lasciarla alle cure dei servizi e dell'antiterrorismo per ottenere il maggior numero di informazioni possibili.
Confidiamo che ciò sia stato fatto. Inshallah.

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