sabato 29 agosto 2015

Così parlò l'uomo di pace



Chissà se c'era il piccolo Nirenstein nascosto da qualche parte o è già partito per il Giappone.

Mentre l'Erode dei tempi moderni declamava le bellezze di Firenze e citava Michelangelo per il contributo che l'Italia ha dato all'arte e alla tecnologia mondiale (nessun'altro dopo di lui ?!) Matteo si sbizzarriva in una serie di faccine degne della miglior Subranni quando assiste da dietro Alfano a Ballarò.
All'improvviso la follia.
L'uomo con i capelli grigi in trenta secondi mette in fila : Iran, Isis, migranti.
Matteo ha sorriso visibilmente contento e lo ha abbracciato.
In attesa che Minniti e Massolo lo rianimino con i sali e gli spieghino il da farsi.
Sicuramente avranno qualcosa in mente. No ?

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