mercoledì 1 aprile 2015

Quei servizi tata di Matteo

E soprattutto: è corretto che il presidente del Consiglio ricorra a un telefono che sfugge alla anche più minima trasparenza di Palazzo Chigi? davide vecchi

Se io avessi in dotazione il telefonino magico dell'Aisi non lo terrei in bella mostra.
Invece a quanto pare Matteo non fa mistero dei suoi gingilli soprattutto se vanno ad intervistarlo le giornaliste del Newyorktimes.

Quando uscì la notizia che il generale Esposito gli aveva messo a disposizione il suo autista, che mi pare d'aver capito essere un evento abbastanza eccezionale, mi dissi che era una questione di sicurezza nazionale più che altro sperare che questo governo reggesse visto che eravamo (e forse siamo ancora) sull'orlo del baratro.
O forse magari se lo voleva ingraziare per non andare in pensione ma ci hanno spiegato che i servizi seguono regole tutte loro quindi non era questo il problema.

L'impressione generale è che i servizi vogliano non tanto proteggerlo quanto tenerlo lontano da qualcuno. Ma da chi ?
E soprattutto chi vuole questo ?

Se ci fosse trasparenza vera in questo Paese non staremmo ad interrogarci sui telefonini di Matteo.
Anche questo pare fatto apposta.

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