Potrebbe accadere di nuovo?
“Non credo. Uno dei punti su cui ci siamo concentrati è stato quello di capire la tenuta della legge 124 di riforma dei servizi. E su questo posso dire che il nostro giudizio è positivo, ora le cose funzionano e la trasparenza nell’interscambio di informazioni con gli organismi di controllo c’è. Sempre sperando di non scoprire all’improvviso che esiste un altro archivio dimenticato in qualche capannone di periferia, come è accaduto in passato”.
sen. Esposito huffington
La legge 124 è una grande legge, ma ad otto anni dal suo varo ha oggi bisogno di un “tagliando”, una revisione che, ad esempio, preveda maggiori poteri al comitato.
A che tipo di poteri pensa?Aanche accesso diretto agli archivi documentali del Dis ad operazioni concluse e un piccolo implemento di personale qualificato.Col decreto le agenzie d’intelligence, previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, potranno effettuare, fino al 31 gennaio 2016, colloqui con soggetti detenuti o internati, al fine di acquisire informazioni per la prevenzione di delitti con finalità terroristica di matrice internazionale.Per questo c’è bisogno anche di maggiori poteri di controllo sulle agenzie di intelligence proprio in virtù delle nuove situazioni inedite contenute nelle nuove norme.
sen.stucchi formiche
Ma se l'”operazione Farfalla” che metteva sotto osservazione otto detenuti di mafia al 41bis a detta del Copasir “è stata costruita solo sulla base di conoscenze personali tra i rispettivi dirigenti e direttori degli enti e non sulla base di regole precise, concordate e codificate, risultando fallimentare”, la “Convenzione” stabilizza quello che era l’obiettivo dell'”operazione Farfalla”, entrare nelle carceri senza alcun limite.
ilfattoquotidiano
cestaro vs italy echr 7apr2015
Nel complesso i miei rapporti con il Palazzo sono stati buoni. Le difficoltà, quando ci sono state, sono sorte perché i nostri politici in generale non sanno gestire i Servizi.
L'Esecutivo è il responsabile dei Servizi e ovviamente li deve usare solo per scopi istituzionali. I Capi dei Servizi, da parte loro, devono avere la grinta di pretendere una firma per le operazioni al limite della legge.
Fulvio Martini gnosis 1999
Le reazioni giornalistiche alle risultanze dell'inchiesta del Copasir sono state abbastanza contenute.
I nemici storici dei servizi se ne sono rimasti in disparte un pò perchè in questi giorni ci sono grosse questioni di politica interna da seguire e sfruttare ma soprattutto perchè non erano farfalla e rientro gli obiettivi tramite i quali attaccare a testa bassa.
Se i servizi avessero voluto porgere un mea culpa sincero, e sono comunque ancora in tempo, dovevano offrirci su un piatto d'argento la vicenda abu omar e i suoi protagonisti. Quelli rimasti almeno.
In quel caso però non basterebbe una indaginetta concordata con il Copasir.
Sarebbe d'uopo fare una inchiesta interna seria e tagliare un pò di teste.
Cosa che comunque non ha fatto nemmeno la polizia con la vicenda Diaz.
E d'altra parte all'epoca sarebbe stato arduo mandare a casa una intera linea di comando ovvero quel De Gennaro che assieme ai suoi sodali ha incarnato qualcosa di più che il semplice braccio armato dell'esecutivo.
Consiglieri e strateghi di governi di ogni colore e ideologia.
Ci si è limitati come ben dice la corte europea, ad un pentimento di facciata.
Una presa di coscienza fatta di tanta buona volontà ed intenzioni per il futuro.
Alla fine qualche gioiello è stato sacrificato con le sentenze finali ma nulla di più.
Dall'intelligence ci si aspetterebbe invece molto di più.
Loro arrivano dove la polizia arranca.
Se investigatori e magistrati fossero capaci di risolvere i grandi misteri d'Italia con gli strumenti di cui dispongono, le barbe finte non si vedrebbero costrette ad inventarsi questa roba delle convenzioni di cui ci aveva già parlato il sempre loquace Claudio Fava al termine di una audizione del generale Piccirillo di fronte all'antimafia.
E a proposito del di più, forse è su questo che dovremmo riflettere.
Su quello che vogliamo veramente.
Si possono azzerare le forze dell'ordine. Per loro vale il detto morto un papa se ne fa un altro.
Ma si può abbattere l'intera intelligence o i pezzi pregiati del sistema ?
Parrebbe di no.
Sul lavoro dell'intelligence si regge il destino di una nazione.
In fondo in Inghilterra per il caso Lee Rigby si è agito nello stesso modo che in Italia .
Sono stati sentiti tutti i funzionari coinvolti e si è arrivati alla conclusione che le tante fesserie fatte risultano letali solo se considerate tutte assieme.
Singolarmente quindi sul momento, erano semplici sviste.
Una bella strigliata all'intelligence e bona lè.
Sarà che in Italia puntiamo sui cavalli sbagliati mentre Mosca si preoccupa quando ce n'è bisogno veramente?
Il buon Scaramella e anche Guzzanti sono usciti felici come pasque dall'audizione dinanzi alla commissione d'inchiesta sulla morte di Litvinenko perchè come hanno detto, si sono trovati davanti a gente competente che sapeva per filo e per segno chi erano a dispetto della spazzatura sparsa sulla stampa.
Beati loro.
Però anche in questo caso sembra di trovarsi in mezzo ad una operazione di facciata.
I servizi inglesi si sono rifiutati di mandare i loro agenti.
Nemmeno hanno avuto bisogno di presentare la letterina del governo che opponeva il segreto di stato.
Hanno detto che troppe cose si intrecciavano con il tè al polonio.
Bona lè al limone.
E la Feinstein in America ?
Caparbiamente ha redatto una relazione che era un pugno nello stomaco anche più delle immagini e dei racconti ascoltati in questi anni.
Però non è andata oltre il dito puntato contro una Cia che conoscevamo e le confessioni penose di funzionari di Paesi dell'Est Europa che hanno ribadito l'ovvio. Che cioè i nostri governi utilizzano gli staterelli da quattro soldi come fossero dei lontani governatorati.
Il baratto di stato prevede prigioni temporanee in cambio di accessi alla nato e finanziamenti a polizia ed aziende varie.
Insomma perchè abbattere l'intelligence quando abbiamo tutto da perdere ?
Perchè in fondo perdiamo lo stesso ma nel lungo periodo.
Ci perde il sistema Paese. Quello del ministro che non sa che pesci pigliare con la guerra al di là del mare . Quello dei carabinieri rapinatori.
La facciata.
Cambiano le leggi, cambiano i controlli ma tutto sembra essere rimasto come prima.
E' il sistema che deve essere cambiato e non basta un processo in una aula di tribunale. Non basta un corso di aggiornamento.
Dalla Diaz ad oggi non è cambiato niente nonostante il governo abbia affermato ciò alla corte europea. Basta leggere i giornali o girare per strada e su internet .
Da abu Omar e anche prima è cambiato qualcosa ?
Il segreto è il punto di forza di ogni mutamento diceva un aquilano per qualche strano motivo capitato in quel di Forte Braschi.
Però secondo me quando ce n'è troppo di segreto, forse nulla cambia. Anzi.


Nessun commento:
Posta un commento