martedì 7 aprile 2015

I fighetti dell'intervento militare

Luigi Castaldi per rispettare l'immagine da duro e da persona intelligente costruita nel tempo, ha un bel pezzo sul suo blog, circa l'ennesimo tentennamento da parte del governo, del ministro degli esteri o non si sa di chi a proposito dei massacri compiuti dai gruppi terroristici attorno al mondo.

Gentiloni anche nelle dichiarazioni ufficiali parla come se stesse su Twitter.
Cioè come uno di quei fighetti istituzionali che specifica sul proprio profilo che quanto scrive non rispetta necessariamente le opinioni dell'organizzazione che rappresenta, usandolo come escamotage per sparare sentenze e perle di saggezza sugli eventi del mondo.
Il ministro è di certo sotto pressione perchè deve dar conto del proprio operato alle lobby che lo sostengono e alle industrie che operano all'estero però deve ricordarsi del ruolo rivestito e del fatto che deve darci l'impressione di sapere cosa stia accadendo nel mondo.
Eppure sembra quasi che parli a vanvera.
Una volta vuole organizzare una crociata in difesa dei cristiani e un'altra vuole sconfiggere il terrorismo senza mai specificare a che titolo dovremmo intervenire, in che modo e con chi.

Siccome tra le indiscrezioni trapelate dall'audizione del generale Manenti al Copasir ce ne era una che lo vedrebbe favorevole innanzitutto ad una soluzione politica in libia e poi a quella militare, viene il dubbio a questo punto che la confusione che alberga nella mente del nostro ministro degli esteri abbia molto a che vedere con quella dell'intelligence.
Ammesso che in seno all'intelligence ci sia una opinione unica generata da una sola anima.
O forse alla fine prevale quella di Massolo che è sicuramente uomo raffinato e capace ma in fondo ha passato praticamente la sua vita lavorativa tra palazzi ministeriali e ambasciate ?
Dubito che conosca i beduini così come li abbiamo conosciuti in circostanze e aree del globo diverse io e l'Alberto.
Gente splendida per carità ma quando un'Aqila Saleh ti viene a dire tramite i giornali che loro sono tutti fratelli, ti viene il sospetto che ti stia prendendo per i fondelli.
Glielo ha spiegato qualcuno a Gentiloni che la guerra vera non è tra le religioni ma tra gente che per decenni è stata oppressa e sfruttata e che adesso a sua volta sfrutta l'occasione ?
Sa il ministro che differenza c'è tra gli al Shabab di Kenya e Somalia, chi sono i finanziatori ed istigatori dei fondamentalisti che girano nei Balcani, con chi sta parlando il mullah Omar in questi giorni ?
Se ha le idee chiare su queste ed un altro paio di questioni allora possiamo riparlarne.

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