Questo è il post che più di tutti non avrei voluto mai scrivere.
Però come recita un film di Troisi la vita bisogna prenderla come viene e non come va.
La vicenda di Giovanni Lo Porto mi colpì perchè ritrovavo qualcosa di me nella descrizione che amici e colleghi facevano della sua figura.
Un italiano atipico che amava molto il mondo e lo esplorava senza pregiudizi.
Da quando me ne sono interessata credo di avere approfondito un pò tutte le questioni e i personaggi che ruotavano attorno al rapimento che ha coinvolto Lo Porto.
Le politiche americane nel mondo, la posizione italiana, il ruolo delle agenzie di intelligence italiana e straniere.
Sono sinceramente convinta del fatto che presi singolarmente nessuno di questi fattori e i loro protagonisti possa aver determinato un epilogo così tragico.
Però messi tutti assieme, ognuno di loro deve ritenersi responsabile della morte di Giovanni.
Non c'è dubbio sul fatto che i presidenti del consiglio e i ministri degli esteri che si sono succeduti nel corso degli anni abbiano tentato di fare del loro meglio.
E anche i direttori dell'Aise.
Il problema è che fanno tutti parte di un sistema sbagliato fatto di logiche perverse che ci vedono sempre perdenti.
Che fa di due presunti assassini degli eroi da usare come caso politico mentre di Giovanni non si doveva parlare perchè poteva comprometterne il rilascio .
Un sistema che si fa scudo di Nicola Calipari prima e ci viene a raccontare poi che la morte di Giovanni Lo Porto è stata una tragica fatalità.
Viene da chiedersi se sia mai stata veramente sul tavolo l'ipotesi che Giovanni potesse tornare a casa.
Così come ce l'hanno raccontata la sua morte è stata la logica conseguenza di un problema che da diversi tempo rende di difficile controllo l'area Af-pak.
Non abbiamo più informazioni affidabili dal terreno. Nè noi nè gli americani.
Chissà poi come e quando è veramente morto.
L'abbiamo saputo giusto perchè di mezzo c'erano dei cittadini statunitensi.
Adesso partirà il teatrino delle frasi di circostanza, delle liti tra i politici e dei giornalisti sciacalli che diranno che Giovanni se l'è andata a cercare.
Magari fanno anche partire una commissione di inchiesta.
Non gliene frega niente a nessuno.
Non vale la pena nemmeno parlarne o scrivere di certe cose perchè questo Paese è destinato a fallire in ogni caso.
Ognuno pensa al suo interesse . Non al cambiamento o al bene comune.
إِنَّا لِلّهِ وَإِنَّـا إِلَيْهِ رَاجِعونَ
Su una cosa non v'è dubbio alcuno.
Ad Allah apparteniamo e a Lui faremo ritorno.

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