domenica 12 aprile 2015
Anche la polizia paga
“It basically rendered us in-operational, with respect to the software we use to run the Police Department,”
“Nobody wants to negotiate with terrorists. Nobody wants to pay terrorists,”
“We did everything we possibly could,”
“It was an eye opening experience, I can tell you right now. It made you feel that you lost control of everything,”
“Paying the bitcoin ransom was the last resort.”
Non era la prima volta che succedeva.
Anche un paio di anni fa un dipartimento di polizia americano ha pagato 750 dollari di riscatto in seguito ad una infezione da cryptolocker.
Ma quando si è saputo di un episodio simile accaduto lo scorso dicembre nel sistema del dipartimento di polizia di Tewksbury , un pò tutto il mondo ne aveva sorriso.
Ormai quasi ogni mese c'è una operazione di polizia che bloccherebbe a dire degli esperti la diffusione di questi tipi di malware.
Quindi fa effetto sapere che è la polizia stessa ad arrendersi. Nello specifico il riscatto pagato è stato di 500 dollari.
All'epoca le cronache parlarono di un gruppo criminale che casualmente aveva inserito il computer del dipartimento di polizia nella lista degli obiettivi da colpire.
Probabilmente se si fossero resi conto di chi c'era in ballo avrebbero chiesto molto di più o reso la faccenda più complicata.
Il comandante Sheehan qualche giorno fa con molta onestà ha ammesso l'ovvio.
Che cioè era priorità assoluta in quel momento non perdere alcun dato e l'unica maniera possibile per farlo è stato pagare il riscatto.
Però ha fatto sorridere di nuovo il pubblico perchè ha usato il termine "terroristi".
In fondo si tratta di criminali comuni.
E la polizia ha agito come noi comuni mortali.
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