lunedì 23 marzo 2015

A Deborah con l'acca .

La scelta del social attraverso il quale comunicare, specie se si decide di gestirli personalmente e non attraverso uno staff, è di per se complessa per un funzionario di alto profilo soprattutto quando è impegnato in una zona calda come la Libia e i dintorni.
Michael McFaul che non era diplomatico di professione ma un cavallo di troia che ben conosceva i suoi interlocutori in Russia per averci avuto a che fare in svariate occasioni e modalità negli anni addietro, ebbe gioco facile a districarsi tra Facebook, Twitter e Livejournal.
Un ambasciatore americano per di più donna in un Paese come la Libia è già di per se poco tollerato.
Su Twitter bisogna essere preparati ad essere insultati.
E l'intensità dell'assedio, al di là del momento che oggi non era proprio dei migliori, dipende anche da come uno ha impostato il suo rapporto con i follower in tempi di pace.

Giornataccia per Deborah.
La salutiamo con una bella immagine
della Tarhouna del passato, posto che è nel cuore di molti italiani. Chi ha trascorso un periodo all'estero in un Paese
che rimane nell'anima e nel sangue come quelli
arabi o africani sa quanto sia difficile seguirne
le tribolazioni da lontano.
Speriamo che torni presto la pace.

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