martedì 3 febbraio 2015

Tutto sommato

La minaccia jihadista fa registrare "un chiaro innalzamento del livello di minaccia", ragiona Massolo, non tanto per la volontà del Califfato di imporre la shariah o ottenere la leadership nel mondo islamico, "tutto sommato è una cosa che si ripete negli anni", quanto per una serie di fattori, come l'adozione di una sorta di "microfranchising del terrore jihadista, un pulviscolo estremamente difficile da detectare ma molto efficace nell'azione". Adnkronos


Il vero tallone d'Achille del medio-oriente al di là delle divisione settarie, è la frammentazione tribale che si riflette su questioni sociali e politiche.
Da quello dipende realmente la lotta per la leadership nel mondo islamico .
Lo avevano capito bene gli americani che hanno basato la strategia militare dell'ultima guerra in Iraq sul dialogo con le tribù.
Lo ha capito anche meglio Daash che ha iniziato una guerra sul territorio in Iraq e sud-est asiatico, cosa che non gli riesce invece in Yemen e Libia perchè sono già impegnati in conflitti interni più complessi.
Andare ad incidere sulle identità tribali ridisegnandole attraverso il pegno di adesione al credo islamico nell'espressione sunnita, così come stanno facendo in Pakistan ed Afghanistan, è la vera intuizione di Daash.
Innovativa soprattutto rispetto ad al Qaeda che ha in fondo perso le sue battaglie proprio a causa di divisioni di carattere culturale .
Sarà interessante vedere come imposteranno la loro strategia in Europa.

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