mercoledì 14 gennaio 2015
Ipocrisia più che giornalismo
146. Quanti Profeti combatterono, affiancati da numerosi discepoli, senza perdersi d'animo per ciò che li colpiva sul sentiero di Allah, senza infiacchirsi e senza cedere! Allah ama i perseveranti.
147. Solo dissero: “Signore, perdona i nostri errori e gli eccessi che abbiamo commesso, rinsalda le nostre gambe e dacci la vittoria sugli infedeli”.
Tutti i giornalisti che hanno scritto della vicenda di Maria Giulia hanno rovistato nella sua bacheca di Facebook e catturato questo flash che secondo loro era foriero del fatto che la nostra sorella si sarebbe imbarcata in un sentiero fatto di odio e violenza.
In realtà la parte del verso coranico usato è stata estrapolata dal terzo capitolo dedicato alla famiglia di Maria madre di Gesù.
Il riferimento nella traduzione italiana di Hamza Piccardo è alle sofferenze e alle persecuzioni inflitte dal nemico (è questo il senso della traduzione infedele o miscredente in questo specifico contesto) che i profeti sopportarono con enorme perseveranza e spirito di sacrificio confidando nell'aiuto di Dio.
Nello specifico Fatima aveva probabilmente sottoscritto una petizione per chiedere che fosse chiusa una pagina intitolata "Allah è il diavolo" e quindi la sua invocazione era tesa ad ottenere una risposta positiva al proprio impegno.
Era armata di buona volontà e di fede in Allah . Non di un fucile.
Stando al resoconto di quella bacheca non si possono fare ulteriori deduzioni.
Se i giornalisti volessero comprendere o informare il pubblico, potrebbero chiedere o leggere .
A me pare che il loro intento sia distruggere.
C'è più violenza nei loro articoli che nelle parole di Fatima.
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