venerdì 12 dicembre 2014

Suggestioni

Per ora non emerge alcun coinvolgimento, ma sono in corso ulteriori approfondimenti. La prossima settimana l’Aisi riferirà al Comitato gli esiti.

Una delle intercettazioni agli atti dà inoltre conto anche di una conversazione in cui due personaggi parlano di agenti dei servizi all’estero che porterebbero in Italia contante da far cambiare alla ‘bandà. Al momento, tuttavia, non c’è nulla di concreto, come ha sottolineato il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone.

«Non abbiamo prove – ha spiegato – di contatti di Carminati con i servizi. C’è una lunga conversazione tra lui ed un altro personaggio in cui Carminati dice di essere andato in Libano, tra i ’70 e gli ’80, mandato da qualcuno dei servizi, a fare attività varie. Abbiamo questa traccia ma è insignificante. C’è poi – ha aggiunto – la convinzione diffusa degli interlocutori di Carminati che lui mantenga questi contatti». Suggestione, millanterie o realtà, il Copasir vuole vederci chiaro e giovedì scorso ha chiesto lumi al direttore dell’Aisi, Arturo Esposito, nel corso di un’audizione.
Il generale ha negato decisamente che i suoi uomini siano coinvolti nei fatti emersi dall’inchiesta.

«Abbiamo chiesto – ha riferito il presidente del Comitato, Giacomo Stucchi – un’informativa urgente al direttore dell’Aisi ed anche di essere aggiornati costantemente su quelli che sono gli sviluppi delle informazioni». Già la prossima settimana l’informativa sarà inviata al Copasir.online news




Ma qualcuno mi sa spiegare cosa c'è dietro a questa sceneggiata continua tra servizi e copasir ?

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