venerdì 12 dicembre 2014

Tortellini reggini

Vi è poi anche la “Zumbo colori”, il cui 99% delle quote è di proprietà di Giovani Zumbo, alias “lo spione”, ritenuto personaggio che incarna la “zona grigia”. Zumbo era collaboratore dei servizi segreti, nonché amministratore giudiziario. E, proprio sfruttando queste sue conoscenze, rivelò informazioni riservate ai clan Pelle e Ficara su imminenti operazioni di polizia.
consolato minniti dic2014

“Come fa Giglio a conoscere il capo centro Aisi e a farsi ricevere? Quali entrature istituzionali ha per potere accedere a funzionari dei Servizi Segreti? Con quale pretesa legittimazione il medico si presenta a fare domande che non potevano comunque avere risposta?”
davide milosa apr2012

Gli unici a raccogliere preziose informazioni quel giorno, però, saranno gli agenti della Squadra Mobile. 
claudio cordova dic2011


Io veramente trovo molto più strano che gli unici a raccogliere informazioni fossero stati i poliziotti.
Nella mia semplicità non vedo perchè dovrebbe essere tanto difficile contattare un capo centro Aisi.
Ovviamente ci deve essere un motivo valido.
E fu lo stesso Cristaudo ad avvertire la polizia.
Un'altra cosa che a me strana proprio non pare è che a Reggio ci fosse un centro dei servizi segreti.
E immagino che ci sia ancora.
Che fosse nello stesso stabile di una sezione distaccata dell'università di Calabria mi pare anche poco rilevante.
Immagino che Pollari si sia fatto includere un pernottamento in albergo nel contratto di docenza.
Se i servizi non stanno in una terra che fabbrica ed esporta tanta criminalità organizzata, dove dovrebbero stare ?
Il maresciallo Moschitta spiegò nel corso di una audizione alla commissione parlamentare di indagine sui rifiuti, come un ufficio del sismi all'interno della procura lavorasse e scambiasse informazioni in maniera anche proficua.
Il file Zumbo è un classico su come si può costruire una bella storia sui servizi segreti deviati.

I procuratori Pignatone e Prestipino hanno tracciato un profilo alquanto preciso di questo soggetto in un loro libro sulla 'ndrangheta.
Al di sopra di ogni sospetto fino al 2010,  Zumbo cade sotto la lente degli investigatori in seguito ad alcune intercettazioni che ne indicano lo spessore come conoscitore di notizie su indagini che dovrebbero essere riservate.
Nei suoi colloqui con esponenti di spicco delle ndrine, vanta conoscenze e collaborazioni nel mondo dei servizi segreti.
E allo stesso tempo cerca di accreditarsi come fonte presso procura e forze dell'ordine.
La fama di spione se l'era costruita con la soffiata fatta ad un appuntato dei carabinieri, circa una macchina arsenale fatta rinvenire prima della visita del capo dello stato in Calabria nel 2010.
Vicenda abbastanza controversa poi finita in tribunale.
Zumbo è uno che ama chiacchierare parecchio e infatti sia i Ros che i servizi lo avevano liquidato nel giro di poco tempo .
Uno che conosce tanta gente può tornare utile ma se parla troppo porta guai.
Tutto ciò che sappiamo sui suoi presunti rapporti di collaborazione con il sismi, lo apprendiamo appunto dalle due nuove agenzie Aisi ed Aise.
Per il direttore Piccirillo Zumbo non risultava a libro paga .
L'Aise invece parla di contatti con l'ufficio di Reggio dal dicembre 2004 al dicembre 2006 .
Nell'ambito del processo piccolo carro D'Antoni dell'Aise che era appunto il funzionario locale referente afferma che :
dette una sola notizia utile che, veicolata attraverso i normali canali istituzionali e in particolare con una missiva in data 21 dicembre 2004, portò al sequestro di armi
Il colonnello Giardina invece, che tra l'altro glielo aveva anche presentato, diede una versione leggermente diversa :
le attività di sequestro di armi e droga pure compiute sotto il mio comando hanno avuto sempre origine da informazioni ricevute dal comando generale, cui sono inviate per prassi le comunicazioni informative da parte dei servizi: non ho mai saputo che Zumbo sia stato all'origine delle stesse, così come non ho mai saputo che lo stesso abbia permesso l'esecuzione di operazioni per altre forze di polizia
Pare una delle solite schermaglie che in quel di Calabria non mancano, ma può essere anche una sottigliezza di linguaggio.
Se le veicolazioni sono state tante, a Giardina può essere anche sfuggito l'anello iniziale della catena.
Succede. Bisogna farsene una ragione.

A questo punto arriva il pezzo forte.
Quando in Italia uno vanta conoscenze o collaborazioni con i servizi segreti, qual è il primo nome che viene alla mente ?
Ebbene si.
Il solito Marco Mancini di Romagna.
Uno che potenzialmente fa il mestiere più bello del mondo, è laureato, abbronzato, cotonato, ha vissuto nella città delle spie tra teatri e sacher, ce lo ritroviamo sempre in mezzo a gente pecoreccia tipo Zumbo e Mokbel.
Almeno i giornali scrivono così quindi prendiamo per buoni certi racconti.

Secondo un'altra testimonianza resa allo stesso processo, Zumbo in realtà era in contatto con i servizi dal 2002 e non si incontrò con Mancini una sola volta come ammesso dal commercialista calabrese, ma diverse volte sia a Reggio che a Roma.
Quindi o non è vera la storia che è difficile incontrare un alto funzionario dei servizi segreti o Zumbo è una fonte di informazioni alla quale non si può rinunciare.
Terza ipotesi : è un cazzaro.
Così come lo sono tutti quelli che hanno collegato i presunti contatti tra i due alla vicenda dell'attentato sventato a Reggio.
A molti pare strano che abbiamo un agente segreto tra i migliori .
L'invidia spesso acceca.

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