In una intervista che non aggiunge nulla di nuovo a quanto già sapevamo, il senatore Esposito ci informa di un dominio italiano mantenuto da un polacco residente in Germania e che fa da traino ai video e alle comunicazioni dell'Isis.
Il sito sarebbe sotto la lente d'ingrandimento della nostra intelligence.
Adesso si spiega lo stupore di Ciccio Ferrara.
Quelli del Copasir nemmeno leggono i giornali e sperano di diffondere il terrore con questo genere di patacche.
Marius Zurawek è un giovane polacco con la passione per il digitale che a suo dire registrò quel dominio quasi per caso.
Il Guardian lo ha intervistato ad Agosto di quest'anno.
La particolarità del sito sta nel fatto che ci si può accedere senza essere registrati e caricarci materiale video o scritti, infatti Isis se ne serve assieme ad altri (diaspora, dawn) per rendere disponibili i testi con relative traduzioni di messaggi e discorsi dei propri leader oppure i video delle decapitazioni.
Altra caratteristica importante è che il sito non ha motore di ricerca.
Rimangono disponibili solo quei post che risultano essere molto letti.
Quindi un monitoraggio continuo è fondamentale.
E infatti la polizia inglese, con la quale Zurawek collabora attivamente, svolge il compito nel migliore dei modi.
Non potendo costringere il polacco a chiudere il sito, il che alla fine torna anche utile per tenere sotto controllo l'Isis, lo avverte ogni qualvolta è necessario rimuovere dei contenuti pericolosi.
Quindi noi paghiamo, si intuisce dalle parole del senatore, stipendi ai nostri agenti per assolvere ad un compito che si potrebbe evitare con un semplice accordo di information sharing.
Che immagino o spero sia quello che in realtà accade.
Difficile comprenderlo vista l'ignoranza dei nostri parlamentari.


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