mercoledì 19 novembre 2014

Francesi all'attacco

La presenza sul terreno di battaglia dei due ragazzi francesi Michael dos Santos e Maxime Hauchard conosciuti rispettivamente come Abu Othman e Abu Abdallah al Faransi, permette di delineare non tanto un profilo quanto alcune caratteristiche comuni ai potenziali jihadisti, siano essi lupi solitari che in partenza per il medio-oriente.

Si tratta di ragazzi normalissimi all'apparenza, provenienti da famiglie inserite nella comunità e conosciuti per avere un carattere docile.
Hanno però in effetti personalità molto introverse e riescono a nascondere bene la propria inquietitudine.
La conversione e l'indottrinamento su internet e la prospettiva di raggiungere la Siria e l'Iraq per partecipare alla promozione di quella che loro ritengono la jihad fanno da traino ad una sorta di risentimento latente covato negli anni contro la società in cui sono cresciuti.

Interessante la storia di Maxime convertitosi a diciassette anni che si trasferì in Mauritania per studiare in una scuola coranica e di lì abbracciò la causa contro il governo francese colpevole di aver occupato il Mali.
Andò via però perchè a suo parere gli insegnamenti ricevuti erano sin troppo teneri.
Arrivato in Iraq si disse felice di aver finalmente trovato uno stato in cui vivere.
Non la guerra nè al qaeda.
Beatificava il sentirsi parte assieme ad altri fratelli e alle loro famiglie, di una terra che poteva chiamare casa.

Michael dà mostra di se su Twitter con una ferocia straordinaria.
Decapitazioni e fucili accompagnati da versi coranici in francese sono sintomo di una personalità borderline.

L'uso che Daash fa di questi ragazzi nei video è molto più potente  e funzionale ai loro scopi di quanto lo possano essere i lupi solitari in occidente.
Vogliono mostrare che questi piccoli "mostri" che in fondo la nostra cultura ha creato, poi si sono ribellati e sono pronti a colpire in ogni maniera.
Sono questi i foreign fighters che prima o poi torneranno a casa.
Agli investigatori il compito di stanarli.
A noi quelli di evitare che diventino tali.

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