Ora però c’è un movente e molti indizi e c’è almeno una persona che rischia grosso.
Nel corso delle indagini e' stato ricostruito nei suoi confronti un quadro accusatorio «grave e preciso», ha detto in conferenza stampa il colonnello Francesco Carleo, e sono stati raccolti «diversi elementi», tutti accolti dal pm e poi dal gip Maria Michela Di Fine.
biancardi pdn
Anche se Pavone fosse lucido e riconoscesse l'aggressore, in un' aula di tribunale un buon avvocato riuscirebbe a smontare completamente il quadro messo assieme dai carabinieri.
Finchè non si trova l'arma e la si mette in relazione con Gagliardi, vi sono tanti elementi che portano a pensare di aver trovato lo sparatore.
Ma non c'è un colpevole certo.
Qui entra in gioco la questione del diritto all'oblio.
Tra qualche anno se l'accusato uscirà pulito da questa storia, dovrà per forza di cose chiedere di rimuovere tutti gli articoli che recano il suo nome e le foto.
Google è un database straordinario di informazioni.
Così facendo però, lo si azzoppa.
Il diritto all'oblio lede il diritto alla ricerca e all' informazione.
Se il capitano Marinelli e i suoi non avessero fornito il nome nè avessero posato con la foto in primo piano a mo di trofeo, il problema sarebbe parzialmente risolto.
Magari qualche carabiniere o usciere della procura avrebbe dato il nome o una foto ai giornalisti.
Ma non potendoli pubblicare, si sarebbe evitato quel clamore mediatico che Internet amplifica.
Il problema quindi non è nel limitare le opportunità che la tecnologia ci mette a disposizione, ma nell'educare le persone al rispetto .
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