Tra le carte ci sarebbe anche una lettera di un politico vicino al giuslavorista che fu spedita a Claudio Scajola, allora ministro dell’Interno, in cui si spiegava la serietà del pericolo per Biagi, pochi giorni dopo ucciso dalle nuove Brigate Rosse. Sulla lettera ci sarebbe il “visto” dell’ex ministro, che sostenne invece di non essere al corrente dei gravi rischi per il professore.
ilsecolo
Che tutti e non solo il ministro, fossero al corrente di possibili pericoli, pare cosa nota stando alle cronache dell'epoca.
All'indomani dell'omicidio Biagi, la relazione semestrale dei servizi che accennava appunto all'eventualità di possibili attentati, fu oggetto di un articolo su Repubblica a firma di Claudia Fusani.
Dettaglio questo non da poco per chi conosce dinamiche di determinati eventi e personaggi di quegli anni.
Era quasi un voler ribadire che l'allarme era stato dato ma non raccolto.
Ora io da ignorante mi chiedo :
se la responsabilità è veramente tutta e sola di Scajola, c'era bisogno di quel foglietto per capirlo ?
Che tutti e non solo il ministro, fossero al corrente di possibili pericoli, pare cosa nota stando alle cronache dell'epoca.
All'indomani dell'omicidio Biagi, la relazione semestrale dei servizi che accennava appunto all'eventualità di possibili attentati, fu oggetto di un articolo su Repubblica a firma di Claudia Fusani.
Dettaglio questo non da poco per chi conosce dinamiche di determinati eventi e personaggi di quegli anni.
Era quasi un voler ribadire che l'allarme era stato dato ma non raccolto.
Ora io da ignorante mi chiedo :
se la responsabilità è veramente tutta e sola di Scajola, c'era bisogno di quel foglietto per capirlo ?
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