lunedì 19 maggio 2014

I segreti di laura


Sono iniziate in questi giorni le operazioni di recupero del tritolo presente sul relitto della laura coselich, nave da carico varata a Monfalcone nel 1923.
Dopo aver fatto la spola tra l’America e l’Europa, la laura c. venne utilizzata durante la guerra per rifornire di armi e viveri le truppe italiane .
Nel 1941 partì da Venezia con destinazione Libia .
Mentre transitava al largo della Calabria, fu silurata da un sommergibile Inglese.
Da Melito Porto Salvo non riuscì ad andare oltre le saline ioniche dove affondò.
A seguito delle dichiarazioni di alcuni pentiti si iniziò ad indagare dal 1995 in poi, sulla possibilità che il tritolo usato nel periodo delle stragi fuori e dentro la Sicilia, provenga proprio da questa nave.
Sulla laura c. ve ne era molto : 1500 tonnellate.
La Calabria  è terra avvezza purtroppo ad attentati ed esplosioni.
E’ altresì zona sottoposta a monitoraggio da tutti gli organi investigativi.

Nel 2004 fu proprio il solito intervento magistrale di Marco Mancini che con tre informative rese noti luogo e data di un attentato al comune di Reggio Calabria e segnalò come l’allora sindaco fosse in pericolo di vita, a sventare rischi certi.
Al di là delle speculazioni giornalistiche che ne conseguirono, l'intera vicenda assume connotati inquietanti.
Presumibilmente le indicazioni arrivarono da confidenti o pentiti che in Calabria non mancano.
D’altra parte che per un certo periodo di tempo, i contatti tra servizi e potenziali informatori si fossero intensificati, lo si deduce dalla testimonianza del dottor Cisterna al processo do ut des.
Sempre nel 2004 furono trovati panetti di tritolo sotto al ponte Molaro e vicino al fiume Sant’Elia.
E nel 2005 venne sventato un attentato al giudice Sferlazza, all'epoca gip di Caltanissetta che si era occupato della strage di Capaci.
Nel 2006 fecero notizia gli attentati agli ospedali di Locri e Siderno di cui fu ritenuto responsabile Francesco Chiefari, ex-poliziotto che vantò nel corso delle indagini, legami con la cosca Cordì e contatti con i servizi. Questi ultimi non furono mai provati.
Non si è mai capito quindi se qualcuno dei servizi ci entrasse effettivamente qualcosa, visto che in uno dei due ospedali lavorava la vedova Fortugno.
Gli attentati avrebbero potuto essere un tentativo di depistaggio finito con l’abbandono del collaboratore esterno, oppure un modo di salvarsi del Chiefari.

Quello che sembra collegare questi atti criminosi tra loro è proprio la laura c o meglio il tritolo che proverrebbe dalle sue stive.
Non è stato mai stabilito con certezza che sia lo stesso.
I carabinieri che partirono per primi con le indagini, hanno sempre parlato solo di compatibilità.
Adesso finalmente dopo vent’anni si potrà forse fare chiarezza .
Sarebbe interessante sapere perchè l'operazione viene intrapresa dopo tanto tempo e se qualche motivo particolare, al di là della solita storia della trattativa, spinga ad iniziarla proprio adesso.
E quanto siano attendibili certi strani personaggi che ruotano attorno a note vicende con le loro dichiarazioni.
Ma queste sarannò probabilmente verità da accertare lontano da laura.

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