martedì 18 marzo 2014

Quel principe azzurro che (non) ti aspetti



(ANSA) - PARMA, 18 MAR - Dopo 42 anni si è vista sfrattare dai nuovi proprietari dell'appartamento. Vedova 80enne, pensione di 600 euro, Edith Fill lanciò un appello sulla Gazzetta di Parma per una nuova casa congrua alle magre finanze. Ha risposto, come in una favola, un principe: Diofebo Meli Lupi di Soragna, casata nobile, presidente dell'Ordine Costantiniano di S.Giorgio, ha offerto un appartamento in comodato gratuito. La donna potrà trasferirsi in borgo Ronchini, centro storico, col figlio 53enne disoccupato.

Molte giovani donne sognano il “principe azzurro”. Io sono disponibile, e sono anche l’unico che possa fregiarsi a pieno diritto di questo titolo: “principe azzurro”. Da giovane, ero appassionato di motonautica. Gareggiavo con un potente fuoribordo e vinsi, tra l’altro, anche il campionato italiano, europeo e mondiale. Per questo faccio parte della ANAAI (Associazione Nazionale Atleti Azzurri d’Italia) e quando l’Associazione mi scrive, mette sull’indirizzo: “Al principe Azzurro”. Ma se la “principessa” non dovessi incontrarla mai, vorrà dire che lascerò tutti i miei averi a una Fondazione con il mio nome, che sarà gestita dai miei nipoti.”
ilcofanettomagico


Il problema con il principe azzurro è che una lo sogna poeta, tenebroso, atleta, coraggioso, profeta, spiritoso, temibile, romantico, sensibile, acrobatico, possibile, magnetico.
Insomma un pò tutte quelle qualità che in un uomo normale non si trovano.
Poi arriva un principe vero, e si intuisce che la sua ricerca di principessa è legata al problema del lascito degli averi.
E così si spezza l'incantesimo.
Meglio continuarlo a sognare il principe azzurro, senza mai incontrarlo.

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