La Risoluzione chiede dunque al Governo nazionale di rafforzare l’azione di tutela dei minori riguardo ai contenuti presenti in Rete ed ai comportamenti adottati nell’utilizzarla, i meccanismi di protezione della privacy e dei rischi a cui sono esposti, nonché di tutelare il diritto all’identità digitale dei cittadini e delle cittadine italiane senza intrusioni o interferenze, promuovendo tra le nuove generazioni un uso positivo della Rete e la conoscenza diffusa dei meccanismi di sicurezza e degli strumenti di tutela esistenti. Si chiede, pertanto, alla Regione Emilia-Romagna di “rendersi parte attiva in tutte le sedi preposte, compresa la Conferenza Stato-Regioni, per la concreta realizzazione” degli obiettivi individuati, oltre al sostegno delle esperienze di rilievo regionale di prevenzione e contrasto all’hackeraggio, cyberbullismo, ecc. in collaborazione e con il supporto di Co.re.com., Garante dell’Infanzia e Adolescenza, Difensore civico e Ufficio scolastico regionale.
Roberta Mori
Io poi vorrei sapere, quanti di questi politici che stanno appresso alle bizze dei sindacati di polizia, conoscono le problematiche che ruotano attorno al mondo informatico.
Se fossero realmente a conoscenza di meccanismi e procedure, saprebbero che in Italia siamo molto indietro per tutto quanto riguarda i reati informatici, perchè stiamo appresso ai politicanti che si mandano messaggini di insulti e poi invocano l'hackeraggio e a ragazzini che si ubriacano e fanno sesso con sconosciuti e alla fine si ritrovano il video su Facebook.
Possiamo aprire mille sezioni di polizia postale e arruolare mille agenti in più, ma se non razionalizziamo il lavoro e le competenze, in accordo con le procure, non otterremo mai risultati apprezzabili.
Saremo sempre quelli che non hanno mai partecipato ad un'operazione seria contro la pedopornografia assieme all'Fbi o all'Nca.
Quelli che il direttore generale della polizia postale, va in giro a fare le partnership con le singole banche, sperando che un giorno tutte si convincano a collaborare e a mettere a disposizione i propri dati.
Che poi la postale non è l'unica competente in materia.
In Emilia Romagna ad esempio carabinieri e guardia di finanza portano a termine operazioni di grande livello.
Quelli che mancano da questo scenario di isteria generale, e che probabilmente godono anche un pò ad aspettare come finirà, sono i grandi capi che per il momento se ne stanno lontano dai microfoni.
Pansa, Giuffrè, Apruzzese, Ceccaroli visto che parliamo di Emilia Romagna.
Dove sono ?
Perchè non spiegano che non si tratta di tagliare un servizio ma di renderlo migliore?
Troppo comodo fare le superstar quando si chiude un'operazione importante o si presentano assieme ad organizzazioni di supporto, fatiscenti statistiche sul cyberbullismo.
Fatevi avanti e spiegate le cose come stanno.
La politica, quando deve stanziare fondi per progetti che vengano in aiuto delle forze di polizia perchè risanano situazioni di degrado sociale, si gira dall'altra parte, o li concede in abbondanza ma a referenti sbagliati.
Quando c'è da navigare l'onda del populismo per beccare qualche voto in più, si sveglia.
Il silenzio dei capi regala una fetta di autorevolezza a chi non l'avrebbe.
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