mercoledì 18 dicembre 2013

Colato

Artifizi che, nella ricostruzione accusatoria, sarebbero consistiti nella "omessa segnalazione e contestazione della cattiva gestione dei depuratori" oltre che nella redazione, "con la piena conoscenza della pessima gestione dei depuratori", di autorizzazioni al conferimento del percolato, con la falsa attestazione "di una capacità depurativa residua in realtà inesistente". L'ufficio giudiziario partenopeo aveva contestato agli indagati, poi, le omissioni, relative al persistere della pessima attività di depurazione, di "comunicazioni, note, analisi, notizie, rigetti di autorizzazioni allo scarico finale, ovvero conferme di precedenti rigetti, tutte convergenti nel senso del cattivo processo di depurazione in corso, del superamento dei limiti tabellari di scarico e dell'incidenza sul medesimo anche del conferimento del percolato".
simone di meo il tempo

Non conosco l'inchiesta, però mi chiedo come possa un ministro, nominare un prefetto a capo della polizia, sapendo che c'è il rischio di un processo.
Forse anche in questo caso, la vicenda non è chiarissima.

Comunque il mio consiglio per Pansanelli, è di chiedermi l'amicizia su Facebook, che di sicuro, nel caso, gli danno i domiciliari.
Ormai è il destino dei miei contatti, specie se poliziotti.

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