“Mamma, ma proprio tu, che sei sempre dalla parte dei pm antimafia, perché ti fai trattare come una delinquente?”
“Mah… qui le cose sono due: o questi magistrati non sanno distinguere tra un mafioso e una persona perbene… e allora non vale proprio la pena di difenderli…” Oppure?
“Oppure il giornalista è proprio uno sfigato, che si può trattare come un delinquente anche se si sa benissimo che non lo è”. E allora?
“Al tuo posto, mamma, cambierei mestiere”.
ilfattoquotidiano
Pare il bambino dei giochetti di Mike Bongiorno.
Eppure il suggerimento è azzeccato.
Di giornalisti che fanno le liste di magistrati buoni e magistrati cattivi, e che prendono le parti degli uni o degli altri, non ve n'è bisogno.
C'è bisogno di giornalisti che descrivono ciò che accade, e di magistrati che facciano il proprio dovere.
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