"L'edificio in questione - scrive il colonnello De Marco al suo superiore - appare compatibile con le esigenze di questo Centro". Questa soluzione, segnala ancora l'ufficiale dell'Arma, costituirebbe un indiscutibile affare per la pubblica amministrazione che disporrebbe di un edificio gratuitamente.
Ma il direttore della Dia è irremovibile. Interpellato da Repubblica, dà la sua versione dei fatti.
"In via Cola di Rienzo - spiega - eravamo sotto sfratto, e la società vaticana ci aveva chiesto un aumento di affitto.
Andando in via Sicilia, il costo dell'affitto passa a zero, nessuno paga più l'affitto. La palazzina di via Cesalpino, infine, non risulta ancora confiscata, inoltre ha un elevato costo di ristrutturazione".
repubblica
Io non capisco perchè un carteggio privato su argomenti così importanti, deve finire sui giornali.
E perchè ci debbano mettere bocca tutti, dai sindacati a Don Ciotti.
E' per questo che io dico che la Dia deve essere smantellata e la questioni amministrative, nelle quali sono in ballo milioni di euro, devono essere gestite da tecnici del ministero e non da poliziotti, nè da prefetti.
Il circo dell'antimafia fa acqua da tutte le parti.
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