“By sending their counter-terrorism police officers to be trained by specialized Saudi academic cadres, these countries want in the first place to acquaint themselves with and adapt the Saudi experience in fighting terrorism through the Munasaha rehabilitation system devised for terrorists. The trainees will familiarize themselves with the rules of crisis management during a terrorist attack, develop their skills in influencing terrorism through media, as well as recognize the dangers of world terrorism. At the same time, the training program will deal with terrorism from the perspective of the Islamic Shari’a law.”ashark alawasat
Il programma di riabilitazione chiamato Munasaha (consiglio), fu istituito nel 2004 in Arabia Saudita, da sua altezza Muhammad bin Nayef, addetto agli affari della sicurezza interna, ed è stato fortemente voluto dal Principe Nayef, temutissimo ministro degli interni, che vanta ottimi risultati in termini di lotta al terrorismo.
L'idea è nata dalla constatazione che i detenuti di ritorno da Guantanamo, faticavano a reinserirsi nella società, e spesso si davano di nuovo alla lotta armata.
Furono istituiti tre comitati che ricoprono le aree di studio del fenomeno terroristico (scientifico, psicologico e sicurezza), che hanno il compito di effettuare un primo accertamento sull'individuo, per valutarne lo stato mentale .
Successivamente lo si sottopone ad un colloquio per stabilire a che scuola di pensiero jihadista il soggetto appartenga, e in base ad una perizia globale, si disegna un programma di riabilitazione che risponda alle sue esigenze.
Il Munasaha si è rivelato uno schema efficace, non privo di insuccessi, che ha contribuito non solo a reinserire il jihadista nella società, ma ha aiutato le autorità a comprendere le radici del disagio e a prevenirle.
E' stato sviluppato in collaborazione con Paesi come l'Inghilterra e l'America, fortemente colpiti dal terrorismo di matrice Islamica.
Non meraviglia quindi, che sia stato istituito un corso accademico in loco, volto a preparare i poliziotti dell'Unione Europea.
Stupisce che tra i Paesi che hanno firmato accordi di cooperazione in tal senso, non vi sia l'Italia.
L'importanza del Munasaha, all'interno dell'offensiva al terrorismo di matrice Islamica, sta nel fatto che aiuta gli operatori delle forze dell'ordine a comprendere come e in che misura, l'ideologia jihadista, sia al di fuori della religione Islamica, che differenza passi tra la cultura di un Paese Musulmano o Islamico e la religione, e come essa possa influire sulle dinamiche che portano il Musulmano verso l'estremismo.
Questo corso universitario quindi, oltre ad integrare le conoscenze di natura strettamente tecnica, utili a combattere il terrorismo, sarebbe utile ai poliziotti della Digos e agli agenti dei servizi, per valutare meglio, le evidenze provenienti dal materiale sequestrato e dalle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche, che di solito vengono presentate come prove inconfutabili al magistrato e in conferenza stampa, in seguito ad operazioni anti-terrorismo, e che però poi vengono giudicate in aula per quello che sono effettivamente, spesso semplici farneticazioni.
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