domenica 9 giugno 2013

Bufalotte della domenica

L’On. Vaccaro, infatti, vorrebbe introdurre nel nostro ordinamento una nuova forma di responsabilità, addirittura di carattere penale, per gli intermediari della comunicazione [n.d.r. stiamo parlando dei gestori di piattaforme di aggregazione di contenuti, socialnetwork, forum di discussione ma anche dei blogger in relazione ai commenti degli utenti e, probabilmente, dei fornitori di connettività] che non rimuovano o non rendano inaccessibile tempestivamente ogni contenuto loro segnalato come illecito, a tutela di un non meglio precisato – forse per fortuna – “interesse all’oscuramento” di dati e contenuti pubblicati online in violazione della privacy.ilfatto

Quando si scrive un articolo per un giornale, si dovrebbero come minimo controllare tutti gli elementi che lo compongono e che portano a certe conclusioni.
La proposta di legge, è scritto nel testo, è stata fatta nel corso della XVII legislatura ed infatti l'onorevole Vaccaro ha terminato il proprio incarico in data 14 Marzo, quindi è improbabile come scritto sull'Espresso, articolo dal quale presumo Scorza abbia preso spunto, che egli abbia presentato la proposta di legge, il 25 Marzo di quest'anno.

Questo è il risvolto negativo della cultura digitale inesistente nel nostro Paese.
La figura classica del giornalista sta ormai scomparendo.
C'è il tecnico, in questo caso un avvocato, al quale viene lasciata carta bianca, senza controllo editoriale, che magari si serve di social networks e blog come fonti, e getta lì il suo anatema.
Poi anche il giornalista perde molta della sua professionalità.
Non si capisce ad esempio come a Napoli, in occasione del finto stupro della studentessa, abbiano potuto scrivere che c'era un referto medico che confermava la violenza, quando poi la Questura ha detto chiaramente che era tutta un'invenzione.

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