La mattina che ho parlato con Berlusconi, un ragazzo di nome Carmelo che studia nella mia fondazione mi ha detto: don Luigi, me ne vado da Napoli perché è una città senza speranza. E quando ho preso in considerazione l'idea di candidarmi è stato anche per dare una speranza a Carmelo e ai tanti ragazzi che vivono il disagio e la paura. Dopo che ho visto le liste del Pdl sui giornali, dico no. E aggiungo che ci sono rimasto male. Non volevano cambiare, volevano solo usare il mio volto. A loro dico quello che mi ha insegnato un mio maestro: meglio morire in piedi che vivere una vita intera inginocchiati.
huffington
La notizia della possibile candidatura è stata fatta girare qualche giorno fa, e ovviamente il popolo dell'antimafia certificata ha gridato all'orrore .
Se il colloquio è avvenuto il 9, vuol dire che la risposta tendeva al si .
Viste le reazioni, don Luigino se l'è fatta sotto, e ha optato per il no .
Certo che volevano usare il suo volto : abbiamo bisogno di facce conosciute .
I contenuti sono altro .
La notizia del giorno, oserei dire del secolo, e che ha sconvolto la nazione, è stato l'apparentamento tra Pannella e Storace .
Addirittura Gad Lerner ha lanciato un accorato appello su Repubblica .
Io vorrei tranquillizzare lui e la lobby, che anche la destra di Storace è tutta champagne .
Quello che non capisco, è lo stupore che il patto ha generato .
E' una vita che Pannella si appoggia al primo che passa, per assicurare il posto in parlamento a lui e i suoi .
Che doveva fare stavolta ?
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