sabato 1 dicembre 2012

Anche lo scienziato ha facolta' di dire sciocchezze

Per questo possiamo sostenere che chiunque può cambiare e reinserirsi nella società, se opportunamente rieducato, e possiamo offrire  così un sostegno scientifico al principio costituzionale del diritto dei carcerati a una pena mirata  alla riabilitazione della persona e non al suo annientamento.veronesi
via Benny Casalanzio

La responsabilità penale è personale.

L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.
Art. 27 Costituzione Italiana

Credo che il professor Veronesi faccia un po' di confusione, tra la parte punitiva e quella rieducativa .
Esse sono ben distinte .
Quando qualcuno compie un reato, ha fatto un danno ad una persona o ad un ente, ed e' venuto meno ai suoi doveri di cittadino .
La punizione, che se commisurata al dolo, non e' vendetta ma giustizia, ha la funzione, tra l'altro, di ripagare moralmente o materialmente la persona o un gruppo, del torto subito .
Ovviamente non c'e' sentenza che possa curare il dolore e ripagare della perdita, ma in una societa' civile, la necessita' di equita' si impone .
Il criminale che ha tradito il patto con lo Stato in cui vive, e con la comunita' di cui fa parte, deve essere rieducato .
E cio' puo' avvenire anche in carcere .
Che poi le nostre galere siano ben lontane dalle ideali condizioni per svolgere tale ruolo, quello e' un altro discorso .
Forse il professor Veronesi dovrebbe impegnarsi in tal senso, nel far sì che le convenzioni internazionali in materia, vengano rispettate .

Chi fa certi discorsi comunque, dovrebbe mettersi ogni tanto nei panni della vittima, e cercare di capire quello che ha passato .
Il carcere non e' vendetta istituzionalizzata, ma giustizia terrena .

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