domenica 25 novembre 2012

Tu chiamale se vuoi, relazioni

Quando postai la trascrizione della relazione di servizio relativa al Missi jr., letta da Pisani in aula, Pippo Giordano obietto' che nell'arco della sua carriera non aveva mai sentito parlare di una cosa del genere, e che una volta si rifiuto' di rivelare il nome di un confidente, addirittura al prefetto Sica .
La differenza tra il poliziotto del secolo scorso e quello dei tempi moderni, tratteggiata mesi fa nel corso del dibattimento dal prefetto Cirillo, probabilmente e' anche in questi dettagli :
il poliziotto dell'era moderna si deve confrontare con problematiche nuove e piu' complesse, e quindi va da se', che debba anche tutelarsi da lacune normative, ad esempio quelle sui confidenti descritte da Pisani nel suo libro, che prima o poi possono ritorcersigli contro .
E non puo' fare affidamento di certo sulla benevolenza di giudici e magistrati, che oggi spesso e volentieri, guardano al poliziotto piu' come un avversario, che come un alleato .

Il dott. Andrea Curtale, attuale capo della squadra mobile di Napoli, e per anni prezioso collaboratore di Pisani, nel corso della sua deposizione, ha descritto in dettaglio, il lavoro certosino avviato dal suo capo nel 2005, allo scopo di riorganizzare cronologicamente, con protocollazione riservata e diversa dagli altri documenti in entrata ed uscita, l'archivio delle relazioni di servizio che ciascun agente produceva, e che e' conservato in cassaforte .
Ha anche dato in diretta la notizia, causando lo sconcerto simulato dell'avvocato Nugnes che quasi stava per chiedere acqua e zucchero per riprendersi (i Napoletani sono fantastici), del fatto che la procura, che mesi fa aveva acquisito le copie delle relazioni, negli ultimi giorni si e' appropriata degli originali .
E' stata a mio parere una mossa ad effetto abbastanza prevedibile, che denota un certo nervosismo .

Se si vuole asserire, che negli ultimi dieci-quindici anni la sicurezza di Napoli, e dell'Italia, perche' poi la camorra estende i suoi artigli dappertutto, e' stata affidata ad un manipolo di delinquenti, bisogna essere un po' piu' concreti .
Se non ci si puo' fidare di un poliziotto, per questioni cosi' delicate, allora bisogna mandare a casa capo della polizia, questore, capo della mobile e tutti i capi dei commissariati cittadini .
E magari bisognerebbe accorpare la polizia ai carabinieri .

Curtale ha ricordato infine come l'operazione contro il clan stabile del 2005 (coordinata dal dott. Amato) e l'arresto di Salvatore Lo Russo dell'Agosto 2007, effettuato dai carabinieri, hanno dato luogo a provvedimenti basati sul lavoro della squadra mobile .

Detto in parole povere insomma, dietro ai lustrini e alle telecamere riservati a pochi, ci sono molti che non compaiono .
E poi succede che ad un pentito sia consentito dire, nel corso di una testimonianza resa a dibattimento, di essere sicuro che quel dirigente non lo avrebbe mai arrestato, per lasciarlo preda dei cugini caramba .


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