«concorrevano dall’esterno all’associazione criminale, omettendo di esercitare il dovuto controllo sul territorio ed in particolare omettendo di procedere alle attività di prevenzione e di cattura dell’allora latitante Martinelli Enrico»
Omissioni avvalorate da intercettazioni telefoniche e ambientali, depositate a corredo della posizione di Francesco Paolella, assessore della giunta Martinelli.
Molitierno era ospite fisso nella sua casa; la stessa casa frequentata anche dagli altri coindagati e dallo stesso Martinelli latitante. Non solo. Fondamentale, ai fini dell’iscrizione del registro degli indagati, il ruolo ricoperto dal sottufficiale, quando era stato già trasferito, nella procedura amministrativa instaurata dal sindaco e finalizzata all’annullamento del decreto di scioglimento del Comune.
«attraverso una dichiarazione menzognera da utilizzarsi per far annullare il decreto di scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche, così favorendo il reinsediamento del sindaco Martinelli Enrico»
«rapporti di collaborazione e di amicizia con i locali esponenti dell’Arma dei carabinieri, rafforzavano il potere del clan e la sua capacità di intimidazione nei confronti dei cittadini che percepivano e soggiacevano alla capacità dei Casalesi di avere a disposizione i principali esponenti istituzionali locali, quali il sindaco ed alcuni carabinieri»capacchione
Bei paroloni .
I riscontri sono altro .
E' facile fare i fenomeni a Napoli citta' .
San Cipriano e' 13000 abitanti .
Non e' che ci siano molte alternative in quanto a frequentazioni .
E' un po' lo stesso discorso di Grazioli .
E non e' che in caserma ci siano dei Rambo .
Se non si arriva con il personale, si deve per forza omettere .
Vedremo .
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