venerdì 21 settembre 2012

E Toto' insiste


Con la stessa fermezza e lo stesso vigore, però, MD, da sempre, ritiene che l'intervento pubblico del magistrato debba non sovrapporsi al proprio lavoro giudiziario, investire questioni generali ed essere caratterizzato da chiarezza, equilibrio e misura, cioè debba essere svolto in modo da non arrecare pregiudizio al lavoro giudiziario e alla immagine della giurisdizione. E ciò vale, in misura ancor maggiore, per i magistrati che conducono indagini particolarmente rilevanti e delicate sulle quali si concentra l'attenzione pubblica con rischi evidenti di strumentalizzazione, pensiero del resto condiviso in un recente intervento dalla stessa ANM. Soprattutto in questi casi, infatti, è evidente l'inopportunità della ricerca esasperata di esposizione mediatica, anche attraverso la sistematica partecipazione al dibattito, da parte di magistrati, che approfittano dell'autorevolezza e delle competenze loro derivanti dallo svolgimento della attività giudiziaria e utilizzano nel confronto politico le conoscenze acquisite e le convinzioni maturate nel contesto di un'indagine.
Tra l'altro, un esito pericoloso di questa distorsione è la possibile creazione, in luogo diverso dall'ambito processuale, di "verità" preconfezionate che rischiano di influenzare o comunque di far "apparire" parziali l'operato della magistratura e le decisioni giudiziarie. Ed è egualmente inaccettabile la sollecitazione e la ricerca da parte di magistrati del "consenso" ad indagini o all'esito di processi in corso, specialmente se si tratta dei magistrati direttamente investiti di quelle indagini e di quei processi o comunque appartenenti al medesimo ufficio.   
magistratura democratica

Finalmente un organo competente e autorevole (non ha caso del direttivo fa parte il dott. Amato di Napoli), gli ha spiattellato in faccia, senza fare il nome, quanto le sue sortite mediatiche siano inopportune e dannose .
Se lo avesse fatto un normale cittadino, si sarebbe beccato del mafioso .
Eppure el Groia, non contento, ha insistito dicendo che e' un suo diritto e che continuera' con i suoi interventi .
Decisamente e' un suo diritto, ma sconfina dall'ambito della magistratura, fomenta la guerra tra cittadini e istituzioni, e tra le istituzioni stesse .
Io poi, tanto per farmi i fatti suoi, vorrei sapere dove trova il tempo per la famiglia o per lavorare .
Quando mi alzo la mattina, lo trovo su coffee break o come diavolo si chiama, a meta' mattina e' su mattino cinque o tgcom, la sera va da Formigli .
Per quanto sicuramente il suo entourage, che prende il nome di segreteria organizzativa, possa aiutarlo con conferenze ed amenita' varie, ci sono cose che puo' fare solo lui .
Un commentatore sul blog di Mandala' diceva, che Toto' e' un uomo solo .
Beh la solitudine a mio parere, e' come la verita', e' relativa .
Cioe' adesso che va in Guatemala, sempre che non ci ripensi, che fa, ce lo ritroviamo via satellite tutte le sere da Santoro e dalla Gruber, o ci fa respirare un po' ?

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