Adotto un’unica strategia coi logorroici. Li lascio parlare. Ascolto con pazienza e non faccio mai obiezioni. Rischierei, altrimenti, di farli parlare ancora e ce ne sono di logorroici – e ne conosco tanti – capaci di proseguire all’infinito. Sempre con quella convinzione di sapere di tutto, su tutto, qualunque cosa essi pronuncino, io mi bevo tutto. buttafuoco
Il logorroico e' di due tipi : quello che parla per far prendere aria alla gola, e non e' forte in contenuti, ne' da' fastidio piu' di tanto, se uno riesce ad isolarsi dalla scena .
Non e' interessato all'interlocutore .
Mia madre appartiene a questo tipo . Fa simpatia, se uno e' in vena.
Poi ci sono quelli che parlano per missione, per convincerti delle loro teorie .
Questi forse sono un pochettino piu' arroganti, e se li contraddici, giocano al rialzo .
Io parlavo poco da giovane per timidezza, poi con l'eta' per pigrizia, e adesso che ho passato i primi anta, perche' mi piace ascoltare la gente, anche quando dice sciocchezze .
Mi piace ascoltare le persone, scrutarle, studiarle, anche quando sono all'apparenza noiose o insignificanti .
E' cosi' che si impara la tolleranza, con lo studio dei particolari, delle differenze .
A volte sbrocco se non li reggo, pero' cerco di evitare, che senno' mi si alza la pressione .
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