Il pm Sergio Raimondi delega la Polizia postale di Napoli per scoprire il mittente dei messaggi. Per il Messico partono l’esperto informatico Daniele De Martino con due tecnici. Collaborano con l’Interpol e la polizia messicana, che li scorta per tutti i 40 giorni della loro missione. Dal Messico, avevano dato un indirizzo sbagliato, che corrisponde ad un supermercato. La casa viene individuata invece utilizzando l’Ip del computer: è di un impiegato civile, a contratto a tempo, del tribunale. Ha una moglie, un figlio e una figlia sedicenne. Con tutta quella polizia, i 4 negano di conoscere il caso di Angela Celentano e di aver scritto messaggi. Ma il tecnico italiano analizza il computer e verifica che proprio da lì sono partiti i messaggi e le foto. La scoperta basta, così il pc non viene sequestrato. Non c’è collegamento wi-fi, ma solo modem in rete. Per scrupolo, viene eseguito l’esame del Dna sulla ragazza: non corrisponde a quello della sorella di Angela. il mattino
Ma sai quanto ci sono costati questi, di albergo, ristorante, noleggio macchina o taxi e lavanderia ?
Anche li avessero messi in una bettola, sono sempre costi .
A quel punto il dna era una goccia nel mare .
Poiche' leggevo che il Viminale ha un buco di 900 milioni, almeno razionalizziamo le spese .
Cioe' che mandiamo a fare Cirillo in giro a firmare gli accordi e le convenzioni con le polizie straniere, giusto per vendergli un paio di elicotteri da ricognizione da sdoganare ?
Si poteva far fare tutto alla polizia locale o a qualcuno dell'Interpol, se hanno l'ufficio la' .
Oppure mandiamo Daniele Conte in missione permanente, che lui e' contento .
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