mercoledì 26 settembre 2012

40 giorni Glory days

Il pm Sergio Raimondi delega la Polizia postale di Napoli per scoprire il mittente dei messaggi. Per il Messico partono l’esperto informatico Daniele De Martino con due tecnici. Collaborano con l’Interpol e la polizia messicana, che li scorta per tutti i 40 giorni della loro missione. Dal Messico, avevano dato un indirizzo sbagliato, che corrisponde ad un supermercato. La casa viene individuata invece utilizzando l’Ip del computer: è di un impiegato civile, a contratto a tempo, del tribunale. Ha una moglie, un figlio e una figlia sedicenne. Con tutta quella polizia, i 4 negano di conoscere il caso di Angela Celentano e di aver scritto messaggi. Ma il tecnico italiano analizza il computer e verifica che proprio da lì sono partiti i messaggi e le foto. La scoperta basta, così il pc non viene sequestrato. Non c’è collegamento wi-fi, ma solo modem in rete. Per scrupolo, viene eseguito l’esame del Dna sulla ragazza: non corrisponde a quello della sorella di Angela. il mattino

Ma sai quanto ci sono costati questi, di albergo, ristorante, noleggio macchina o taxi e lavanderia ?
Anche li avessero messi in una bettola, sono sempre costi .
A quel punto il dna era una goccia nel mare .
Poiche' leggevo che il Viminale ha un buco di 900 milioni, almeno razionalizziamo le spese .
Cioe' che mandiamo a fare Cirillo in giro a firmare gli accordi e le convenzioni con le polizie straniere, giusto per vendergli un paio di elicotteri da ricognizione da sdoganare ?
Si poteva far fare tutto alla polizia locale o a qualcuno dell'Interpol, se hanno l'ufficio la' .
Oppure mandiamo Daniele Conte in missione permanente, che lui e' contento .

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