giovedì 12 luglio 2012
Il poliziotto gitano
Chi ha passato i primi anta ed ha pure memoria di ferro come me, o anche qualche poliziotto in pensione, ricordera' un'antica leggenda giornalistica riguardante lo zio del dott. Rizzi .
Si diceva che il prefetto Parisi non girasse mai il collo e la testa quando scrutava l'ambiente circostante, perche' sosteneva che due movimenti contemporanei erano innanzitutto, uno spreco di energie, e il gesto poteva compromettere il risultato .
Era un fautore del massimo risultato con il minimo sforzo .
Il nipote ricorda un po' l'attitudine .
In una conferenza stampa gremita o nel corso di una intervista a due, non alza mai piu' di tanto lo sguardo, e non allarga piu' del necessario, il raggio d'azione del campo visivo a disposizione .
Ha anche gironzolato un bel po' per l'Italia .
Chi ha avuto a che fare con ambienti criminali e tessuti sociali diversi, sa affrontare con maggior prontezza ed efficacia l'imprevisto, ed e' capace di trovare i collegamenti solo se ci sono .
E' sganciato da schemi predefiniti e persone . E' indipendente .
Cosi' deve essere la vera polizia moderna .
Se Dio vuole, lo facciamo capo entro il 2020 .
E' deciso .
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