Francesco Paolo Giuffrida nato il 16 Maggio 1954 a Montevago
Ascoltato in virtu' dell'incarico che ricopriva fino a due mesi fa, presso l'ufficio informazioni finanziarie della Banca d'Italia a Roma .
La metodologia seguita gli ha permesso di analizzare conti e depositi dei gruppi Iorio e Potenza, ricostruendone la consistenza finanziaria, tramite l'apporto di denaro contante, dato da persone fisiche e giuridiche .
La sua consulenza si e' sviluppata su vari piani .
Innanzitutto ha rilevato la smobilizzazione delle polizze dal conto Cariparma presso la societa' assicuratrice, la quale operazione ha impedito la tracciabilita' del contante .
Poi ha riferito su un accredito di alcune centinaia di migliaia di euro sul conto bancario della signora Valeria Santopaolo, cifra investita inizialmente su titoli e polizze .
Successivamente ci fu un tentativo di investimento su fondo lussemburghese, tramite operatore finanziario .
L'operazione pero' , fu bloccata in sede di effettuazione .
Per quel che riguarda i gruppi Iorio-Potenza, sono state controllate tutte le movimentazioni delle banche d'appoggio, le operazioni extra-conto (quelle cioe' effettuate allo sportello, anche da persone non clienti della banca, che quindi non sono ricostruibili, Mario e Bruno Potenza ne hanno fatte parecchie), e dati anomali, come un abnorme quantitativo di banconote da 500 euro transitate sul conto nel 2010 (circa 1800 vs le circa 300 del 2009 e 2011) , i prelievi di contante significativi e movimenti su soggetti terzi .
Quindi la tracciabilita' del denaro in esame, ne ha risentito .
Il gruppo Potenza vinse anche al lotto cifre notevoli, di valore superiore al milione di euro .
E' stata accertata anche la presenza di fondi dormienti, in seguito a richiesta di restituzione, da parte del legale rappresentante di Mario Potenza, di titoli del valore complessivo di un milione di euro .
Per il gruppo Iorio sono stati rilevati movimenti di contante dell'ordine di sei-dodici milioni di euro .
Nel corso del contro-esame, il dott. Giuffrida ha chiarito che tutte le movimentazioni prese in esame, meritavano segnalazioni, o da parte della signora Di Pesa o del direttore .
Sui due gruppi, sono state verificati bonifici in accredito e addebito, ma non i fatturati e i bilanci dell'azienda .
Sa che la signora Di Pesa era responsabile della gestione dei titoli, perche' ne e' stato informato dalla Cariparma, ma non perche' la sua consulenza metta in evidenza qualcosa di particolare .
Ha rilevato che il suo codice impiegata e' spesso attivo in operazioni di questo tipo, ma anche che all'interno della filiale c'e' una sorta di promiscuita' nell'uso della password degli impiegati .
Queste sono tutte informazioni fornitegli dagli ispettori Cariparma .
Nel ciclo disinvestimento polizza-accredito-prelevamento, non e' in grado di spiegare l'anomalia segnalata nella sua relazione .
Di questa ed altre cose che lui attribuisce alla signora di Pesa, si riserva di dare spiegazioni in altra data, dopo aver rivisto la sua consulenza .
Ad esempio nel caso di Antonio Potenza non sa dire perche' segnalo' come anomalia che, nell'arco di quattro anni, dal 2007 al 2011, a fronte di accrediti su conto totali di circa 4000000 euro, di cui un milione e centomila provenienti dalle polizze, abbia rilevato come anomalia, che il soggetto in questione avesse prelevato , sempre nello stesso arco temporale, circa 64000 euro .
Stesso discorso vale per Nunzia Maria Aragione e Assunta Potenza (la prima preleva anche nel corso di annate in cui non sono state disimpegnate polizze) .
Le ispezioni alla cariparma iniziarono nel periodo concomitante alle indagini avviate dalla procura, in seguito a segnalazioni effettuate dal nuovo preposto .
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