Le cronache giornalistiche narrano, che ieri, nel corso di una sorta di lectio magistralis, tenuta dal capo della polizia, all'istituto superiore, Francis Grat sia schizzato a piu’ riprese dalla poltrona, in seguito a vari squilli del telefonino .
Al termine del convegno, e’ zompato in macchina in direzione Puglia .
Insomma, per farla breve, e’ stato avVantaggiato dal buon esito delle indagini, nel senso che, non si e’ sorbito le perle di saggezze del Manga, che a uno come Gratteri, che definirei tra i migliori poliziotti d’Italia e del mondo, saranno anche venute a noia .
Scherzi a parte, alla storia del vecchietto sfigato, che s’e’ messo a costruire bombe per vendetta , non ci ha creduto nessuno, neppure il procuratore Motta che sedeva al fianco di Francis stamane, e lo ascoltava, con viso piu’ corrucciato del solito, snocciolare una serie di banalita’ tipiche dei De Gennaro boys .
Qualche commentatore ha osservato che, non essendo abituati ad azioni di pazzi, e’ per questo che tale conclusione, a noi Italioti, non va giu’ .
Mi permetto d’osservare che per quanto folle, ogni azione e persona, deve avere dietro di se, una logica, che e’ quello che manca in questa vicenda .
Se uno si premura di mettere una bomba davanti ad una scuola e di selezionare l’obiettivo, lasciando andare un primo scaglione di studenti, cio’ vuol dire che il target era ben preciso .
Mi si puo’ obiettare che piazzare dell’esplosivo davanti ad un tribunale, e’ alquanto arduo, vista la gran mole di polizia e telecamere, ma se uno ha trascurato il dettaglio della telecamera del chiosco, a maggior ragione dovrebbe essere abbastanza squilibrato da tentare un’azione nei pressi del tribunale .
Un applauso e un grazie vanno, per quello che puo’ valere, a tutti gli uomini che hanno lavorato per noi in queste settimane, pero’ adesso dateci tutti i colpevoli e le ragioni .
Gia’ sento parlare di altre esplosioni attribuibili all’omino delle bombole, il che mi ha riportato con la memoria a circa diciotto anni fa, quando un signore di nome Roberto Savi disse che lui e gli amici avevano fatto tutte le rapine e le stragi di cui li si accusava .
Poi pero’ i verdetti decretarono che mancavano all’appello uomini, armi e mandanti, e ancor oggi mancano .
Intervista di Giulio De Gennaro al mitico Francesco Gratteri, a circa meta' del tiggi' .
Sembrano zio e nipote ^_^

Nessun commento:
Posta un commento