giovedì 28 giugno 2012

Gli assist di Ingroia


Prima le è scappato di dire che la mafia ha estorto denaro al Cavaliere: dunque l’ex presidente del Consiglio fu vittima di Cosa nostra.
«L’ho scritto nella mia requisitoria. Non ricordo se usai il termine vittima consapevole o compiacente. Comunque vittima che, sottoposta a queste pressioni, com’è spesso abitudine italica, preferì trovare un accordo con i boss anziché rivolgersi alle autorità».
Il ruolo di Berlusconi si esaurisce lì, per quanto riguarda i rapporti con la mafia?
«Qui entriamo nel merito dell’indagine in corso e preferisco non parlare. Però posso dire che accanto all’estorsione di cui abbiamo parlato, ci sarebbe stato un altro tentativo di “estorsione” politica, quando Berlusconi era già presidente del Consiglio. Dell’Utri si fece portatore di questa minaccia e per questo è indagato». 
libero



Il procuratore Ingroia e' uno di quei rappresentanti dell'anti-mafia certificata, a me poco simpatica, che meglio sa sfruttare l'alone di santita' attribuitogli dalla corte dei miracoli che si e' costruito .
In realta' se uno ascolta o legge quello che effettivamente egli dice, lasciando stare quella massa di gente disposta a sputare in faccia se solo si osa criticarlo, o a dare del mafioso a chiunque non abbracci in pieno i teoremi dei magistrati palermitani,  scoprira' che e' persona molto intelligente ed umile, e poco incline a percorrere la starway to heaven verso il piedistallo che gli si va costruendo .
E' anche un abile giocatore, e questa intervista lo ha dimostrato .
Ha fatto un po' lo scivola e casca, come diciamo dalle mie parti .
Ha dato cioe' al vassallo di Berlusconi quello che cercava : una bella frasetta che potesse essere interpretata facilmente a piacere, e infatti Belpietro ha subito colto la palla al balzo, rendendoci partecipi del fatto che Berlusconi non e' un esecutore della mafia, ma una semplice vittima .
Per se invece ha tenuto tutto il resto : ha chiarito quello su cui realmente la procura di solito indaga, che e' cosa ben diversa da quello di cui scrivono i giornali e che di rimbalzo appare a noi comuni mortali, si e' tolto un sassolino nei confronti della ministra, ci ha mostrato la legittimita' di esistere del suo lato umano da scrittore ad affabulatore delle folle dei congressi di partito, e ha spiegato come, quelle che sembrano le sconfitte dei teoremi della procura sono solo degli stop temporanei .
Il momento scelto per esternare sul giornale del nemico, e' anch'esso piu' che azzeccato .
Da settimane i magistrati vanno litigando su rinvii a giudizi ed operazioni di polizia giudiziaria .
Questa intervista serve anche ad alleggerire e sviare la pressione .

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