sabato 5 maggio 2012
Un pizzaiolo gentile e schivo e lo scoop farlocco
Stando al racconto di Mario Cusimano, Bernardo Provenzano parte di buon mattino, il 30 Giugno 2003, in macchina .
Arriva in Francia a notte tarda, transitando attraverso la Sicilia e la Calabria (meta' mattinata) fino a Savona (circa 23).
Il 2 Luglio vi e' la visita, il 7 il ricovero, 11 dimissioni, 12 rientro a casa .
Il 30 Settembre c'e' la nuova partenza, questa volta di sera, per il ricovero per l'intervento .
Il rientro a Palermo avviene il 22 Novembre .
Gli investigatori sono certi della presenza di Provenzano a Marsiglia, in ospedale, nei giorni tra il 7 e il 22 Ottobre, 8 e 22 Novembre . Suppongono che in quei due mesi fosse in Francia, ma non sanno dire dove abbia soggiornato .
Stesso discorso per le visite di Luglio .
(tutti i resoconti sono reperibili in rete)
Ora il giovane che si dice sicuro di averlo immortalato, dice che l'anziano signore si copri' il volto, quindi di qualsiasi foto egli sia in possesso, e' difficile dire che questa sia di Bernardo Provenzano .
Cio' spiega perche' l'alto dirigente della polizia di Perugia, se veramente e' stato interpellato, si sia detto possibilista .
Sull'eventualita' e le motivazioni che potrebbero aver portato Provenzano in Umbria, nel corso del programma, sono state avanzate varie ipotesi .
Io escluderei ragioni legate ai traffici portati in quella zona da mafia e camorra .
Per come ho analizzato io la questione in passato su questo blog, le attivita' di riciclaggio in Umbria, sono sorte in una prima fase, grazie alla presenza dei boss in soggiorno obbligato, ma poi si sono sviluppate in maniera indipendente e i rapporti con la malavita e gli imprenditori locali, si sono intrecciati in maniera autonoma .
Attualmente non vi e' ragione per un grosso boss, ammesso che Provenzano sia tale, di andare personalmente a curare i propri affari poiche' referenti in loco, sia locali che di origini Siciliane o Calabresi, hanno una propria autonomia gestionale .
Le intercettazioni ambientali fatte a casa della signora Provenzano, e le recenti notizie di stampa, ci parlano di una condizione patologica, relativa alla prostata, non gravissima, almeno in quella fase, ma abbastanza delicata , che preoccupava il Provenzano .
Quindi un intermezzo Umbro, non avrebbe senso, nemmeno se la ragione fosse un eventuale rapporto con Manca , della cui presenza a Marsiglia, continuiamo a non sapere niente .
E se l'anziano Corleonese aveva optato per la Francia, di certo non era interessato a Manca, che operava in una struttura altrettanto degna .
O lo era, ma non necessariamente da seguirlo come un cagnolino .
Il viaggio d'andata per la visita, a detta del Cusimano, fu alquanto difficoltoso e avvenne tra un camion e due auto . Se avessero avuto a disposizione coperture a Viterbo o Perugia, si sarebbero fermati li' .
Non vedo nemmeno il motivo per andare da quelle parti nei giorni per i quali l'SCO non sa fornirci dati sulla residenza di Provenzano, che presumibilmente rimase nei pressi della clinica .
Teniamo a mente che stiamo parlando di una persona anziana , malata e braccata .
Anche se fosse lo spietato boss di cui ci parlano, non avrebbe certo voglia di farsi giretti per Lazio ed Umbria .
Il che mi porta alle conclusioni .
A me pare che ci stiamo concentrando sui dettagli sbagliati, e che tutto cio' faccia comodo a quelli che non vogliono che si scopra tutta la verita' su Bernardo Provenzano, non solo sulla questione della trattativa .
E quel qualcuno sta buttando l'osso per sviare l'attenzione dalla faccenda principale e per liberarsi di Provenzano nella maniera migliore .
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