“In Abruzzo stanno fermi a pensare che lo Stato sia inetto, senza reagire”. Se il terremoto che ha colpito l’Emilia avesse fatto tremare “il Molise, l’Abruzzo o altre Regioni del Sud Italia, allora la tragedia sarebbe doppia”giornalettismo
Taaaanti anni fa, ci furono lievi scosse di terremoto a Bologna .
Stranamente venne di giorno e non me ne accorsi nemmeno, perche' ero a lezione .
Me lo dissero le ragazze che invece erano rimaste al pensionato .
Giunta la sera, si paventava la prospettiva di nuove scosse di assestamento, cosi' ci sedemmo a parlare tra di noi per vedere il da fare .
Se ci fosse stato un terremoto forte, saremmo dovute scappare, ma chi ci avrebbe aperto la porta ?
Si sarebbe dovuta muovere qualche suorina, di quelle che dormivano in un'ala lontana, e vecchia abbastanza per giungere con calma .
Poi c'era il problema del permesso .
Ci avrebbero lasciate uscire vista l'emergenza o avrebbero piantato una grana perche' ogni volta che passavamo la notte fuori, c'era bisogno di autorizzazione dei genitori ?
Eravamo piu' che altro quasi tutte del Sud e ce ne stavamo attorno ad un tavolo in cucina, a sorseggiare chi la camomilla, chi il caffe', con tanto di sigaretta, alcune in pigiama.
Ad un certo punto arrivano le Mantovane, che di solito facevano settimana corta, senza weekend, vestite di tutto punto, con la borsetta a tracolla e aria decisa, che con voce squillante dissero :
beh ragazze, che si fa ?
Noi si va via . Se crolla tutto, mica possiamo rimanere qua .
Ecco questa e' la differenza tra noi e loro .
Noi siamo lenti, indecisi e aspettiamo sempre un piccolo grande aiuto .
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