mercoledì 30 maggio 2012

L'assoluzione dello SCO e la tempestivita' del Pisani

Stamattina Fabio Postiglione, che e' uno dei miei riferimenti su questioni di camorra, titolava, riguardo la testimonianza del dott. Gratteri : lo SCO ha gia' "assolto" il superpoliziotto .
Ovviamente si trattava di un titolo ad effetto, che pero' puo' trarre in inganno .
Finora abbiamo visto tre serie di poliziotti, che hanno testimoniato :
quelli della DIA, che , parafrasando il dott. Cortese, sono gli sbirri pagati dal contribuente per arrestare i delinquenti, hanno pedinato uomini e conti bancari, i superiori del Pisani, che hanno lavorato con lui gomito a gomito , e i grandi capi di Roma, gli investigatori di razza che costituiscono il terminale finale .
Ebbene io non direi che Gratteri, tantomeno Caldarozzi che non parla piu' del necessario, abbia gia' assolto l'ex-dirigente della mobile . Non ha nemmeno assolto .
Ha messo in chiaro che a lui, certe cose non risultano, il che non vuol dire che non siano accadute .
Ha quasi preso le distanze .
I due Questori invece, si sono dovuti difendere con maggior forza, perche' quelle lacune della vicenda Pisani che non si riescono a chiarire, li toccano direttamente .
Il questore ha contatto quotidiano con il capo della mobile . Non sta a Roma. Non puo' non sapere .

Il Questore Giuffre', che oggi ha pronunciato il nome del dott. Lepore almeno cento volte, non ha convinto su un paio di cose .
Il procuratore che gli ha dato semaforo verde sugli accertamenti condotti da Pisani, probabilmente non si e' reso conto della gravita' della cosa perche' non conosce le dinamiche dell'ufficio e si e' semplicemente fidato del parere del Questore .
Sarebbe stato opportuno che la questione fosse indagata non da un altro ufficio della questura, ma da un altro corpo .
Tempo fa si seguiva questo metodo in alcuni casi . Sarebbe bene fare delle regole scritte in proposito .
Tra l'altro, se il dott. Giuffre' pensava che l'evento fosse insignificante, e in effetti se ne ricevono tanti di esposti contro uomini della polizia ma non di quel tenore, non si capisce perche' abbia sentito l'esigenza di parlarne con il dott. Gratteri e con il dott. Caldarozzi .
Sul furto alla Vanvitelli, mi pare di aver capito da chi ci lavora (qualcuno mi corregga se sbaglio) che l'informativa di reato viene redatta dall'organo di polizia giudiziaria e trasmessa alla procura , e i dati immessi nella banca dati interforze .
Che non si trovi il fascicolo in procura, e' evento normale, ma che non lo si trovi contemporaneamente nemmeno in questura, non puo' essere una coincidenza .

Il capitolo Misso deve essere affrontato con cautela e conoscenza storica .
La ruggine che c'e' tra Misso e Salvatore Lo Russo, non termina con il pentimento .
Memorabili sono gli scontri avvenuti tra i due nel corso dei confronti ai processi che li vedono imputati .
Quindi la certezza che Lo Russo fosse piu' di un poliziotto, va presa con le pinze e confrontata con gli eventi .
E la storia dell'hard disk menzionata nel corso dell'esame , non e' di poco conto .
In quel dischetto c'era il famoso 20% che Lo Russo chiese al Pisani di tagliar via .
Un furto nell'ufficio del gip, non e' necessariamente roba da servizi segreti .
Credo che qualsiasi fesso lo avrebbe potuto fare .
Il personaggio Misso si smonta con un contro-interrogatorio che si prepara, volendo .
Questa mossa di volerlo evitare a tutti i costi, anche con l'invenzione della relazione consegnata a esame teste terminato, sinceramente non l'ho capita .
E' stato un trucco maldestro, e basta .





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