Il fantastico mondo di Giampy

Persi nelle celebrazioni di rito, della scelta da parte del primo ministro, di affidare un sottosegretariato con delega all’intelligence, al prefetto De Gennaro, abbiamo trascurato la nomina dell’Ambasciatore Massolo, alla guida del DIS .

Poco il materiale online, e probabilmente colorito a tratti dalla stampa, come da tradizione per chi si appresta a prendere la leadership delle segrete stanze, ma sufficiente per capire il personaggio, a meta' tra Richelieu e Surkov .

Giampiero Massolo ha dalla sua un’esperienza nel settore commerciale, maturata nell’ambito dei suoi incarichi di rappresentanza, in aree chiave, come l’ex Unione Sovietica e i quartieri generali del’Unione Europea, il che lo ha portato in prima fila per le nomina di direttore generale di Confindustria .
Dalla fine degli anni ottanta, e' entrato in pianta stabile in Italia, con incarichi prestigiosi tra presidenza del consiglio e Farnesina, che gli permettono di costruire quella rete di rapporti e influenze, che lo ha poi portato al duro scontro con l’attuale Ministro degli Esteri Terzi e che sarebbe sfociato, secondo giornali partigiani, nel confronto sulla nomina del console onorario Corallo .

L’insediamento al DIS, puo’ avere quindi, una doppia chiave di lettura : da un lato, e’ una vittoria del Ministro Terzi, finalmente riuscito a disfarsi di un inquilino scomodo, e ad avere la possibilita’ di completare la squadra del Ministero, con uomini propri .
Dall’altro, ferma restando la necessita’ di investire De Gennaro di poteri piu’ ampi per effettuare la ristrutturazione dell’intelligence, si e’ cercato di rafforzare i servizi, in quell’ambito in cui, avevano dato prova, con il disastro Nigeriano, di maggior debolezza, cioe’ nei rapporti con i governi stranieri .
L’Ambasciatore Massolo e’ conosciuto come persona di estremo equilibrio e pacatezza, abile tessitore di trame e relazioni, quindi dovrebbe essere perfettamente a suo agio nel nuovo ruolo .
Ma avra’ incassato con rassegnazione il colpo infertogli da Terzi, si accontentera’ di lezioncine serali da De Gennaro per colmare eventuali lacune formative, e, soprattutto, sopravvivera’ al non facile mondo delle spie Italiane, ufficiali e deviate ?
Ai posteri l’ardua sentenza .