Pezzo stranamente soft e poco incisivo, quello di Marco Travaglio di qualche giorno fa, che si e' attirato pure la reazione piccata di Fournier, e ha preso atto in zona Cesarini, di aver toppato su alcuni dati, cosa tra l'altro che e' solito fare, e che quelli che non lo considerano un Dio, ma vanno a controllare le gemme che di tanto in tanto ci propina , sanno molto bene .
Ad osservatori attenti, non e' sfuggito il fatto, che e' stato l'unico a non mettere la croce su De Gennaro e i suoi boys, non in maniera esplicita per lo meno, e si e' limitato ad una letterina al capro espiatorio di turno, il serafico Manganelli .
Si potra' pensare che l'abbia fatto per distinguersi dal coro, ma a mio avviso, quella serie di articoli de il Fatto, contro la polizia di Stato, in particolare contro il prefetto Cirillo, che la sua redazione ci rifila ogni tanto, deve aver dato fastidio .
E siccome i paladini del giornalismo, devono vivere anche loro, pur non rinunciando alla loro sbobba quotidiana anti-polizia, l'hanno edulcorata un po' .
E' un giornalismo alla Sallusti, con poca sostanza e tanto livore , che ogni tanto invoca Biagi e Montanelli, per rifarsi un poco di verginita' .
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