domenica 22 aprile 2012

Rese in Grassetto

«Feci questo colloquio investigativo - ha aggiunto Grasso -ma poi nel tempo scoprii che altri due in precedenza erano stati fatti da Vigna e dai sostituti Cisterna e Macrì». Maper Grasso, l'uomo che sosteneva di essere in contatto col “capo dei capi” di Cosa Nostra non era affidabile: «Era più un truffatore che altro».unita'

E' bello sapere che quelli che rappresentano lo Stato, vogliono fare un'operazione anti-mafia per chiudere la carriera con il botto .
Dall'articolo sembrano considerazioni del giornalista, ma sono sicura che il dott. Vigna ci ha fatto un pensierino .

Ordunque stasera il dott. Grasso, nella sua tradizionale apparizione di presentazione di memorie da Fabio Fazio, che e' un po' come il sangue di San Gennaro che il cardinale Sepe fa sciogliere ogni anno, ci ha raccontato, tra le altre cose, la storia del millantatore .
Non avrebbe detto solo di portargli un bicchiere o un fazzoletto, ma di farlo per fare la prova del DNA , che anche non glielo avesse detto, si intuiva che lo scopo era quello .
Ora tu ti trovi davanti il presunto emissario di uno dei piu' grandi boss di Cosa Nostra, e gli fai capire che sei su di lui a un tiro di schioppo ?
La versione del dott. Macri', pare leggermente piu' vicina alla realta', ma ancora con zone oscure .

Lo stesso Pignatone in una recente intervista a «l'Espresso» ha detto che, semmai fosse esistito un "patto" questo è stato «serenamente violato da chi ha condotto le indagini che hanno portato alla cattura del boss».

Ecco, presa per i fondelli, io e' cosi' che mi sento a volte .

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