lunedì 30 aprile 2012

La caccia al Musulmano convertito

Tempo fa, chiesi a mia madre se mi sapeva spiegare come e perche' Dio aveva bisogno di manifestarsi in tre forme, per quale motivo un essere cosi' grande e perfetto, avesse bisogno di caricarci di un peccato come quello originale, per poi venire a morire per quello stesso peccato a dimostrazione del suo amore per noi, e infine come si potesse concepire che Dio si presentasse a noi in sembianze umane, visto che un essere al di sopra di tutto e di tutti, dovrebbe non avere un inizio e una fine, quindi non nascere ne' morire .
Mia madre, che ha la casa piena di statue e fotografie, e il telecomando sintonizzato sempre su Tele Padre Pio e Tele Lourdes, come la chiama lei, mi guardo' con occhi strabuzzati, e rispose che glielo avevano insegnato cosi', cosi' era cresciuta e altro non sapeva .

Credo per ogni Cristiano praticante, che veramente vede nella religione , la luce della propria vita, arrivi il momento di farsi certe domande, di non trovare le risposte e di cercarle altrove .
E nell'Islam, si trovano tutte .
Quindi alla base di ogni conversione, c'e' la ricerca della verita' .
Poi ovviamente, come riportato, in un articolo molto interessante de La Stampa, ogni percorso e' una storia a se , e ci sta, che a volte ci si possa convertire anche per amore, non tanto per far piacere al partner, quanto per entrare in un sistema di vita, fatto di luce e pace .

Il segreto dell'Islam e' appunto questo : non ci ricordiamo di essere Musulmani solo il Venerdi' di preghiera o durante il mese sacro del Ramadan, ma la sottomissione a Dio e' in ogni piccolo gesto di amore e carita' verso gli altri .
Non che altre religioni stabiliscano altrimenti, ma la mediazione umana e la societa' Occidentale, spesso inducono a considerarle come un accessorio .

L'Islam come sistema di vita, e' anche purtroppo, e per colpa nostra, responsabile del suo abuso per giustificare atti terroristici .
Nel mese di Aprile del mensile della polizia di stato, ci sono due articoli a firma Sarrocco e Galzerano-Di Peso, rispettivamente giornalista e funzionari di polizia impegnati nella lotta al terrorismo, dove l'argomento viene ampiamente sviscerato e inquadrato in ambito locale e internazionale .

Nel primo, le dichiarazioni del direttore del Ptss del Marshall Centre :

I gruppi e gli Stati possono offrire asilo oppure un supporto di tipo morale, politico o materiale. Le vostre cellule di anarcoinsurrezionalisti ricevono tutt’al più un supporto morale attraverso la Rete. La mia impressione è che questi, da entrambe le sponde dell’Atlantico esercitano azioni di disturbo più che rappresentare una vera minaccia terroristica.

sono un po' un pugno nello stomaco del grande capo Manganelli, che a ogni uscita, pur ribadendo che il suo non vuole essere un allarme, ci ricorda come gli anarco insurrezionalisti siano la piu' grossa minaccia alla stabilita', degli ultimi cinquant'anni almeno .

Poi vi e' la chicca :

Le donazioni di simpatizzanti religiosi hanno costituito la base principale del supporto finanziario per Osama Bin Laden nella sua ultima fase e gli attacchi dell’11 settembre. La maggior parte di questi vili donatori hanno avuto paura di impegnarsi nella Jihad “della spada” e si sono rifugiati nella Jihad “del denaro”. L’estorsione è un mezzo molto utilizzato dai terroristi per ottenere il finanziamento.

Pratt evita di dire che il Paese che probabilmente costituisce la fonte maggiore di finanziamento ai gruppi terroristici, e' l'Arabia Saudita, lo stesso che e' membro del Global Counterterrorism forum, entita' satellite del Marshall Centre, anch'essa foraggiata dal dipartimento di stato Americano .

No, non sono una di quei Musulmani che vede le radici delle proprie disgrazie tutte da addossare ad Israele e all'America .
Pero' quando vedo certi trend ed eventi, mi faccio delle domande, e purtroppo vedo che ci sono collegamenti strani .
Il che mi porta al secondo punto : il dott. Galzerano e il collega Di Peso, che hanno indubbiamente un curriculum di tutto rispetto, presentano una casistica che, a tratti, e' dubbiosa, nel senso per alcune vicende, si e' sollevata anche la scure di Amnesty International .
E infatti :

Barbara da qualche tempo vive con i figli in Gran Bretagna, da dove continua ad alimentare il suo impegno militante.

Se le sue attivita' sono dello stesso tenore, per quale motivo riesce a vivere in Gran Bretagna ?

I casi esposti nell'articolo non mi sono noti perche' in quegli anni io vivevo all'estero e ora che sono  tornata, non approfondisco conoscenze in Italia perche' sono spaventata dalle valutazioni, sia della polizia di Stato che dell'intelligence .
Se per qualsiasi cosa uno scriva o pensi, si rischia la visita della Digos, allora bisogna starsi zitti .
Questo e' il messaggio che lanciate .
Quei blogs, a cui si fa riferimento, e che erano ancora online giorni fa, a meno che non fossero stati modificati, contenevano un reato di pensiero, ma non di azioni, per quel poco che conosco le leggi a riguardo .

L'intero reportage presente su polizia moderna, pare ben studiato e frutto di lunghe indagini, senza dimenticare che la realta' processuale pero' e' spesso diversa, e i toni , per una rivista specializzata, non potrebbero essere differenti .
Ma lo scopo sembra piu' quello di dare addosso ai Musulmani Italiani, che di allerta verso un fenomeni criminoso .

Visto che la gestione Manganelli, che io definisco all'apparenza soft, si e' sempre mostrata attenta e collaborativa con tutti i settori della popolazione, magari potrebbe organizzare qualcosa che coinvolga anche i Musulmani cosiddetti moderati .
Sarebbe un bel  modo di concludere la propria reggenza .

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