mercoledì 21 marzo 2012

Vide 'o mare quant'è bello, spira tantu sentimento

Avevo capito leggendo il testo giuridico scritto da Vittorio Pisani, che sia gli informatori che i collaboranti, forniscono indizi o prove che devono essere sottoposte a vaglio e riscontri .
E poi pero’ Massimo Ciancimino dagli schermi amici, ci spiega come sia sufficiente che un pentito si autoaccusi di un paio di omicidi, per essere ritenuto credibile .
Salvatore Lo Russo mi pare un po’ in bilico .
Io non metto in dubbio la buona fede della pubblica accusa, pero’ c’e’ sempre qualcosa che non torna .
Prendiamo il caso del povero Lisena , che piu’ che un poliziotto in servizio alla Questura di Napoli, mi pare in quella di Bologna .
Ok scherzo . So che qualche poliziotto legge questo blog . Mi si conceda qualche secondo di sano e sadico cinismo . Sapete quanto amo la polizia di stato .

Orbene saranno stati effettuati tutti i controlli del caso sulle finanze del Lisena e quante righe di foglio A2 avranno occupato, ammesso che chiedere soldi in prestito senza conoscere come siano stati ottenuti , sia un reato ?
Parliamo di centinaia di milioni, di assegni andati in protesto, di cure mediche continue .
Ci saranno riscontri . Sara’ stata verificata la storia della macchina e della barca, i favori fatti a Michele Armento , la visita durante la latitanza (Vincenzo Esposito attualmente non ci puo’ essere di grande aiuto poiche’ ci lascio’ un paio di anni prima dell’episodio narrato), la pistola regalo (andata pero’ persa perche’ regalata ad un altro), il traffico di orologi .
Sara’ stato rilevata una disproporzione tra il livello di vita dell’Ispettore Lisena e i suoi redditi denunciati .
Non sarebbe d’altra parte la prima volta che un agente della Questura di Napoli va al di la’ del consentito .
L’ispettore Vallone ha indagato su un caso del genere all’interno del suo ufficio , qualche tempo fa .

Gli investimenti su Iorio non sono verificabili perche’ fatti in contanti, ma se non sono stati trovati nelle intercapedini come da Mario, in banca saranno stati messi in qualche modo.
Il problema e’ che Lo Russo da’ in due minuti, circa dieci date diverse per lo stesso evento, quindi una verifica e' alquanto complessa .
Le vincite al gioco saranno state verificate, si sara’ fatto un crossed check con eventuali movimentazioni bancarie di Pisani in relazione alla casa nuova da comprare .
Sara’ stato chiesto ai colleghi e magistrati che lavoravano con Pisani, se hanno contezza di come si e’ giunti a certi risultati, se hanno mai notato il voler evitare indagini su Lo Russo, e perche’ non lo hanno fatto presente .
Ci sara’ un testimone che ci raccontera’ per filo e per segno, del giorno che o chiacchiarone ebbe il passaporto per andare in America .
Magari Lo Russo ci spieghera’ meglio, perche' con un milione e mezzo di Euro cash in tasca, aveva bisogno di altri 400000 .
La parte in cui ci ha parlato della sua posizione all’interno della mala napoletana e’ stata piu’ che esauriente e convincente (mancava solo che ci raccontasse di Cutolo e Medda) ed e’ servito ad inquadrare il personaggio e la sua autorevolezza in materia .
A questo punto pero’, bisogna che il dott. Amato dia la stessa possibilita’ a Vittorio, senza bruciargli il terreno attorno, cercando di ridurre i suoi testi .
Il controesame, non sara’ decisivo, ma importante .

La partita della difesa si gioca su Lo Russo e le sue storielle, sul riciclaggio nei locali degli Iorio (se ci fu e di che entita’) e sui dettagli sui quali Pisani dovra’ fornire la sua versione .
Il problema del capo, non sta tanto nel suo operato, quanto in quello dubbio di alcuni strane figure che lo circondano, il che e' inevitabile per un poliziotto che deve investigare su situazioni e persone cosi' particolari e diverse tra loro, ma insidioso per quello che e' ritenuto tra i piu' bravi in Italia, in un set di 4-5, a disposizione di Manganelli .
Credo che ce la si possa fare, ma bisogna ribaltare gli schemi preordinati del pubblico ministero, e costringerlo a giocare di rimessa invece che in anticipo, come ama di solito fare .

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