mercoledì 21 marzo 2012

Salvatore Lo Russo sulla figura dell'Ispettore Damiano Lisena

Lo Russo parla dell'ultima dazione, dell'importo di 400000 Euro, ricevuta da Bruno Potenza verso la fine del 2006, resasi necessaria per gestire una grossa partita di cocaina .
Incalzato dal pubblico ministero che gli chiede di spiegare come, avendo la disponibilita' della cifra data agli Iorio, abbia avuto bisogno del prestito, Lo Russo si giustifica dicendo che si tratta di due questioni separate, e che i 400000 Euro erano necessari per le pressanti richieste degli scissionisti, che lo spingevano a tenere a sua disposizione, contante, quotidianamente .
Il dott. Amato fa ripetere al Lo Russo, che alla fine mai incasso' i proventi dell'investimento con gli Iorio, perche' fu incarcerato .
In relazione ai rapporti tra il figlio Antonio, Bruno Potenza e i fratelli Iorio, ricorda che fu lui stesso a presentarli .
Antonio era proprietario del Miano, squadra di calcio minore, e spesso giocavano assieme .
Potenza sponsorizzava la squadra, tramite il Villa delle Ninfe .

Il rapporto con Damiano Lisena risale alla fine degli anni '90, essendogli stato presentato a casa dell'Ispettore a Giuliano, da Michele Armento ai tempi del contrabbando, che passava attraverso il Montenegro, delle sigarette in Svizzera .
Armento gli parla dei soldi che prestava a Lisena, sempre restituiti, per comprare orologi in Svizzera, che poi sarebbero stati rivenduti a Napoli  .
Si parla di cifre pari a 100-200 milioni (dal file audio si sente anche 50000, probabilmente confonde le lire con gli euro) .
In un secondo tempo anche il Lo Russo gli presta soldi, ed insieme ad Armento gli fa una serie di regali :
una golf ble', gli sembra, un gommone, una barca da 11-12 mt., con la quale si sono trovati assieme alle Eolie .
Damiano a sua volta, conoscendo la passione del Lo Russo per le armi, gli regala una colt 38, che pero' il boss poi regala ad un altro .
Lo Russo conferma di essere a conoscenza del fatto che Lisena sia poliziotto, anche perche' Michele (Armento), gli racconta che in molte occasioni, lo ha favorito .
Con Lisena, Lo Russo ha un rapporto di profonda amicizia e frequentazione .
Nel corso di un periodo di latitanza nel '99, l'Ispettore lo va a trovare a Pianura, a casa di Vincenzo Esposito, per chiedergli un prestito di venti milioni di lire, per far fronte alle spese processuali di un procedimento che lo vedeva coinvolto, a causa di una sparatoria, ed era difeso dall'avvocato Ragozzini del foro di Napoli .
Si dice poco certo del fatto che l'evento narrato sia vero, in quanto l'Ispettore era solito chiedergli soldi molto spesso, in particolare per il figlio che aveva un problema alla gamba, e doveva avvalersi di cure specialistiche costose a Bologna .
Tra i vari episodi, ricorda che ad un amico di Lisena ad Arzano, stavano praticando un'estorsione, e il boss dei capitoni si attivo' per allertare il fratello di Cesare Pagano, Vincenzo, che pose fine al problema .
Su richiesta del pubblico ministero, conferma di aver parlato dei rapporti con Lisena, nel corso del verbale illustrativo nei 180 giorni .

Sui rapporti tra Lisena e i fratelli Iorio, ricorda come l'Ispettore abbia lavorato per un periodo, all'inizio degli anni 2000, nel ristorante di Massimo, a volte servendo ai tavoli, soprattutto nel corso dei weekend .
Aveva rapporti anche con Bruno Potenza, da lui chiamato "o pummarolella" .

Pur chiedendo sia a lui che a Michele Armento, ingenti quantitativi di soldi in prestito, si metteva sempre a disposizione quando poteva .
Ad esempio una volta che il Lo Russo si trovava in difficolta' in quanto vi era una guerra tra clan, lo ando' a prendere alla masseria Cardone, assieme ad un'altra persona, con una macchina di servizio in borghese, e lo porto' fino a capo di monte .
Una volta lo accompagno' in zona san Giovanni per l'esame della patente nautica, "perche' stavano un sacco di cristiani curiosi" .
C'era con loro anche Alberto Luongo (credo stia parlando di Luigi Aliberti detto o Luongo, ma non sono sicura) con la Renault verde e la paletta di servizio bene in vista, in modo che la gente capisse che "se succedeva qualcosa a me, avrebbero evitato" , e lo scorto' poi fino a Mergellina .
Quantifica gli aiuti forniti a Lisena nel corso degli anni, prima con Armento e poi da solo, nella cifra di circa duecento milioni di lire .
Ricorda che una volta che rubarono il motorino al figlio, gli fece dono di 5000 euro per  ricomprarlo .

Audio udienza su Radio Radicale

Il contro-esame avra' luogo Martedi' 27 Marzo, sempre in video conferenza, nell'aula Ticino 1 di Poggioreale

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