giovedì 23 febbraio 2012

Il modello Scopelliti si difende senza convincere




Ieri si e' tenuta la conferenza stampa con show a tutto campo del presidente Scopelliti, che ha voluto fare alcune precisazioni su fatti che erano stati oggetto della testimonianza del colonnello Giardina nel corso delle udienze del processo Meta a partire dallo scorso Ottobre .
Ha tenuto banco la questione dell'assegnazione e dello sgombero dello stabile dei Condello, che a detta del comandante dei ROS, avvenne solo in seguito ad informativa del suo gruppo, dopo diversi anni che lo stesso era stato dichiarato bene confiscato .
Scopelliti, supportato da una serie di documenti, ha illustrato tutto il lungo iter procedurale che la sua amministrazione (all'epoca lui era sindaco) ha dovuto seguire per rendere l'abitazione disponibile alle famiglie disagiate .
Quello che non convince nella sua esposizione, e' esattamente il lungo periodo che va dal 2000, anno di presa in carica da parte del comune dello stabile e che comunque non lo vedeva ancora a capo dell'amministrazione, al 2006-2007, periodo in cui vengono resi esecutivi sfratto e sgombero .
Fino al 2006, quando cioe' il ROS emette l'informativa che accelera le procedure, credo che questo fosse il senso delle parole del colonnello Giardina quando dice che il suo raggruppamento e' responsabile dello sgombero, c'e' stata una specie di melina tra i vari uffici, che ha consentito ai Condello di rimanere nella casa .
In seguito l'amministrazione si e' attivata, ricevendo anche un enorme finanziamento della regione, e l'abitazione e' stata effettivamente sgomberata .
A quel punto pero', non poteva essere fatto altrimenti .
Quindi i toni trionfalistici del governatore, si spengono da soli .
La conferenza stampa e' stata caratterizzata dal continuo tentativo di demolizione della testimonianza del colonnello Giardina e dalle insinuazioni di manovre politiche .
A parte la giornalista di narcomafie , era presente una stampa molto compiacente, quindi non c'era un contraltare serio .
Mi auguro che non tutta la stampa calabrese segua questo andazzo .
Si e' caduti nel pecoreccio quando si e' fatto riferimento ai rapporti personali tra la giornalista Nerina Gatti e il colonnello Giardina .
Personalmente non vedo di buon occhio il connubio giornalista di cronaca-sbirro, ma non vi era bisogno di menzionarlo .
A questo punto, se il governatore Scopelliti e' cosi' sicuro di se, potrebbe semplicemente querelare il colonnello, ma ho l'impressione si voglia continuare a battere la strada del confronto politico, soprattutto per sviare l'attenzione da quello che e' l'argomento principale, ovvero le commistioni ndrangheta-politica, e per dare un messaggio forte a coloro che indagano, innalzando il livello di tensione .

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