lunedì 26 agosto 2024

The devil inside

Continuo a seguire con dolore i combattimenti in Ucraina e nella Federazione Russa, e pensando alle norme di legge adottate di recente in Ucraina, mi sorge un timore per la libertà di chi prega, perché chi prega veramente prega sempre per tutti. Non si commette il male perché si prega. Se qualcuno commette un male contro il suo popolo, sarà colpevole per questo, ma non può avere commesso il male perché ha pregato. E allora si lasci pregare chi vuole pregare in quella che considera la sua Chiesa. Per favore, non sia abolita direttamente o indirettamente nessuna Chiesa cristiana. le Chiese non si toccano! 

«Это маразм, даже шайтан не может придумать такое, не только человек. <…> Они ни о чем не думают. Им дали задачу их хозяева — сделать так, чтобы ухудшить состояние России. У Запада свои интересы, а эти украинские шайтаны, которые исполняют их, — безбожники»,

Promuovere l'ateismo in vece dell'Occidente per combattere la Russia. 
Quello di Kadyrov è un pensiero più raffinato.

La mediazione da parte del Vaticano per il momento non sembra essere andata oltre lo scambio di prigionieri. Che può costituire comunque una base di negoziato.

Le chiese come le moschee possono, e anzi devono, essere chiuse se diventano incubatori di terrorismo. La Chiesa di Kirill è un universo molto variegato.
Quando si opera repressione su strutture di aggregazione religiosa le conseguenze possono essere peggiori dell'attivismo. Questa sembra essere lo spirito della riflessione del Papa che in più forse inizia a temere chiusure per il suo gregge.

Zelensky appare sempre più solo e incline a muoversi in autonomia.

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