sabato 3 ottobre 2020

The turks those bad guys

I was, you know, in a former stage of relation with these guys. They formally called themselves the YPG, who the turks would say equated them to the PKK. Who are dealing with terrorists, enemy of mine, how can you do that ally? So we literally played back them. You gotta change your brand. What do you want to call yourself besides the YPG? With about a day's notice they declared they were the Syrian Democratic Forces. I thought it was a stroke of brains to put democracy in there somewhere, but it gave them a little bit of credibility . And the interesting part , and I was lucky I had a great partner in Brett McGurk out there with me at the same time, because they were asking for things I couldn't give them. And literally that was the acknowledgement that they were the demographic dominant force in northern Sirya. General Raymond Thomas July 2017

 Solo dopo la sua morte la moglie e i figli, rinchiusi nel campo profughi di Al Hol, sono stati rilasciati e rimpatriati dai carabinieri del Ros di Milano: gli 007 dell’antiterrorismo arabo e probabilmente dell’Fbi statunitense che hanno partecipato all’operazione di liberazione probabilmente non li avrebbero infatti mai lasciati prima, per sfruttarli ed esercitare così pressione sul foreign fighter e convincerlo a rivelare ciò che sapeva, poiché ritenuto quanto meno uno degli ufficiali se non un comandante dei tagliagole dell’Isis sul fronte di Raqqa sulla linea dell’Eufrate. ilgiorno

SDF sa come vendere la propria merce.

Nelle stesse settimane in cui presumibilmente venivano portate avanti le trattative per la restituzione della famiglia Koraichi, un gruppo di donne australiane con i loro figli veniva trasferito da Al Hawl ad Al Roj. Un campo che, secondo SDF, sarebbe più adatto alla rieducazione.
Anche a Idlib da un paio d'anni sono sorte strutture dedicate alla riabilitazione.
Difficilmente la mossa riuscirà a convincere l'Australia che sembra ancora determinata a non riprendersi foreign fighters con famiglia al seguito.
In questi anni si è parlato molto di questi soggetti ma poco è stato fatto sul fronte individuale.
Sono situazioni da trattare caso per caso.
Dalla vicina Svizzera giunge notizia della richiesta di condanna con internamento e successiva espulsione con obbligo di allontanamento dal territorio per un periodo di quindici anni fatta per un cittadino iracheno che sarebbe colpevole di avere espresso il proprio sostegno a Daesh.
Anche Paesi che hanno rilevanza strategica e diplomatica (l'Australia è parte di five eyes, la Svizzera ospita un ufficio per le trattative con l'Iran) alla fine scelgono la via in apparenza più facile e sicura per contenere il pericolo nel breve e medio periodo.

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