E' poco corretto al momento accostare il regno del terrore di Kadyrov a quanto sta accadendo ad Idlib negli ultimi mesi. Arresti e uccisioni di elementi radicali servono a preparare il terreno per un contesto che è ancora in via di discussione.
Al Joulani in un certo senso agisce con il consenso di americani e turchi. Tutto quanto seguirà, incluso un suo possibile ruolo politico in Siria, dirà se c'è il pericolo della formazione di un nord della Siria in stile Cecenia.
Una questione da verificare e tenere d'occhio, soprattutto da parte italiana, è la voce sugli ultimi arrivi in Libia. Si tratterebbe proprio dei qaedisti arrestati da Hayat Tahrir.
Temel e Aksakalli avevano creato in Siria le condizioni per una gestione ottimale di questo tipo di soggetti.
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