martedì 27 novembre 2018

Social o non social

Ah le femmine. Lo adorano.
Il problema dell'onorevole Minniti, almeno questi sono i tratti che emergono dai suoi interventi pubblici, è che non rischia mai il contraddittorio e si affida sempre a sponde amiche. Cerasa, gruppo Gedi, Berlinguer.
In pasto ai social, anche con un abile social media manager (il fedele Nicolino La Torre saprà trasformarsi in una specie di Saud Al Qahtani di calabra fattura?), può rischiare la debacle. Gli avversari interni al partito, ma anche quelli della compagine di governo, metteranno in campo eserciti di troll e bot.
Le campagne su Internet, come è ormai stato ampiamente dimostrato dalle ingerenze russe sul voto americano, non cambiano in maniera netta l'esito di una consultazione, ma possono influenzarne ampiamente umori e tendenze. Che può risultare letale nel caso specifico di una candidatura di partito come la sua.
La pagina Facebook che gli hanno dedicato presumibilmente suoi estimatori o persone vicine a lui, è molto bella perché riesce ad esprimere il suo modo di essere. La fermezza, l'impegno, il garbo.
Ma si tratta di un esperimento che non fa testo alla luce del clima arroventato che caratterizzerà le settimane a venire. Se lo staff dell'onorevole sta prendendo in seria considerazione l'ipotesi di una presenza social, dovrà procedere con molta cautela.


Foto Silvia Davite

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